GRADARE (1) v.

0.1 grada, gradando, gradato.

0.2 Da grado 1.

0.3 Miracole de Roma, XIII m. (rom.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.); Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.).

In testi sett.: Memoriali bologn., 1279-1300, (1287).

In testi mediani e merid.: Miracole de Roma, XIII m. (rom.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Scendere ad un livello più basso; lo stesso che digradare. 1.1 Disporre per gradini discendenti. 2 Avanzare per gradi. [In contesto fig.:] procedere con prudenza.

0.8 Sara Ravani 15.02.2012.

1 Scendere ad un livello più basso; lo stesso che digradare.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 3, pag. 31.17: E questa r[e]gione infernale entra da questo fiume, e parte VIII gradi l'uno di sotto da l'altro, gradando per sito di suo giro, e per crescimento di pena, sì come più gravi sono li peccati.

1.1 Disporre per gradini discendenti.

[1] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 15, pag. 569.16: Circus Prisci Tarquinii fo de molta belleze, et così fo gradato ke nullo Romano offendea ad l'altro ad vedere lo ioco.

2 Avanzare per gradi. [In contesto fig.:] procedere con prudenza.

[1] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 19b.2, pag. 482: Omo ch'è saggio non corre leggero, / ma a passo grada sì com' vol misura: / quand' ha pensato, riten su' pensero / infin a tanto che 'l ver l'asigura.

[2] Memoriali bologn., 1279-1300, (1287) [Guido Guinizzelli] 18.2, pag. 35: Omo ch'è sazo no core lizero, / ma passa e grada sí con' vol mesura: / quand'ha pensato, reten so pensero / de fin a tanto che 'l vedé' l'asegura.

[u.r. 13.12.2017]