GRADARE (2) v.

0.1 grada, gradando, gradato.

0.2 Da grado 2.

0.3 Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Lo stesso che aggradare.

0.8 Sara Ravani 15.02.2012.

1 Lo stesso che aggradare.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 34.43, pag. 126: Non dottate servire / a quella segnoria / che grada voi, perch'[a l'] altra ne gravi...

[2] ? Ant. da Tempo, Rime (ed. Grion), 1332 (tosc.-padov.), 17.3, pag. 100: Donando acquista l' uomo sempre amici. / Gradando spesso si trovan felici; / Tolti e sgradati cadonno perdente.

[3] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 25.66, pag. 171: Et come il se apressava a la callada / over dissexa del monte Olivetto, / ognun che ivi sedea laudar gli grada / Deo co(n) la voce sua per gran dillecto...

- Gradarsi a qno: obbligarsi al suo volere, fare atto di sottomissione.

[4] Fiore, XIII u.q. (fior.), 42.6, pag. 86: Che s'i' mi fosse al tutto a tte gradato, / Certana sie ch'i' ti verrč' fallato, / Che ch'i' dovesse aver, o prode o perta.