GRADÉVOLE agg.

0.1 gradevele, gradevole, gradevoli, graevel. cfr. (0.6 N) greve.

0.2 Lat. parlato *gratibilem (DELI 2 s.v. grado 1).

0.3 Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311: 1.

0.4 In testi tosc.: Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

0.6 N Nota l'occ. greve in Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 37.12, pag. 227: «che l'enverno, in veritae, / è pu greve che la stae», che Nicolas, Anon. gen., p. 107 e p. 112 emenda in greve[r] o gr[a]eve[r] 'gradevole', in quanto «l'avvocato dell'Inverno non può fare a questa stagione il rimprovero di essere più "gravosa" dell'Estate» (p. 112).

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Che è fonte di piacere e apprezzamento (in partic. spirituale, intellettuale); lo stesso che gradito.

0.8 Sara Ravani 15.02.2012.

1 Che è fonte di piacere e apprezzamento (in partic. spirituale, intellettuale); lo stesso che gradito.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 6.87, pag. 115: che servixio no è graevel / chi no [[ed.: chi <no>]] se fa con cor piaxever. || Cocito, Anon. gen., p. 683 intende 'gravoso' ma deve espungere il «no» del v. 88; migliore il testo e l'interpretazione di Nicolas, Anon. gen., pp. 15 e 560, che conserva il no e intende 'gradevole'.

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 102, pag. 332.10: perocch'io m'accordava leggiermente all'oppinione de' savj, i quali mi prometteano cosa molto gradevole più, che non la pruovano.

[3] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 29, pag. 142.36: [27] Ma se vu amê e volî gran ben e fê servixio e prestê volonté le vostre cose a chi ve vol mal e ve noxe e v'ofende e preghê De' per lor e no sperê da lor servixio né bon cambio, vu fê gran marcé, çoè graevel a De'...

[4] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 2, par. 6, pag. 63.14: E quella che di lasciare t' apparecchi so che conosci lieta, pacifica, abondevole, magnifica e sotto ad un solo re: le quali cose, se io alcuna conoscenza ho di te, assai ti sono gradevoli...

[5] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 26, par. 16, pag. 440.19: E quello che lleggie d'errore, questo predicha e per alquno falso frate, quvitando le dingnità delle chiese, come sia a ddio gradevole, siccome nelle parti d'oltremare conbattere i paghani, fa per tutto predichare...