0.1 sobarchi, sobarco, sobbarco.
0.2 Da barca 2.
0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.
0.5 Solo pron.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Piegarsi al di sotto di un carico sostenendolo; sottoporsi (a qsa) e farsene carico.
0.8 Mariafrancesca Giuliani 15.02.2012.
1 Pron. Piegarsi al di sotto di un carico sostenendolo; sottoporsi (a qsa) e farsene carico.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 6.135, vol. 2, pag. 101: ma il popol tuo l'ha in sommo de la bocca. / Molti rifiutan lo comune incarco; / ma il popol tuo solicito risponde / sanza chiamare, e grida: «I' mi sobbarco!».
[2] Tommaso di Giunta, Conc. Am., XIV pm. (tosc.), canz. 17.19, pag. 61: Però d'ammiration, deh, non ti carchi, / se mie spiriti lassi / divegnon quand'io son davanti a llei, / et s'a tte piace, fa' che tti sobarchi, / et d'altro pensier lassi, / pensando sovra l'atto di costei...
[3] Tommaso di Giunta, Conc. Am., XIV pm. (tosc.), son. 8.14, pag. 31: convien mostrarti vinte le mie dossa, / et di ciò mi sobarco, / et vo' seguir li tuo marosi et venti, / sì che nuovi tormenti / tu mi puo' dar per dramma doppio marco...
[4] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 6, 127-151, pag. 141.26: e grida: Io mi sobbarco; cioè io faccio di me barca, o io mi piego a sopportarlo e sofferirlo.