GABELLIERE s.m.

0.1 cabelliere, gabbellieri, gabeliere, gabelieri, gabellier, gabelliere, gabellieri, ghabelieri, ghabellieri.

0.2 Da gabella.

0.3 Stat. sen., 1301-1303: 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1301-1303; Stat. pist., 1313; Doc. fior., 1325; Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.); Stat. prat., 1319-50; Stat. fior., 1355 (3).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.7 1 [Econ./comm.] Persona addetta alla riscossione o che ha in appalto la riscossione di gabelle. 1.1 [Trad. di publicanus].

0.8 Francesca Faleri 24.02.2012.

1 [Econ./comm.] Persona addetta alla riscossione o che ha in appalto la riscossione di gabelle.

[1] Stat. sen., 1301-1303, Titolo, pag. 5.3: ciascuno cabelliere díe essere tenuto di còlliare la kabella nel modo che di sotto si contiene.

[2] Stat. pist., 1313, cap. 21, pag. 188.29: E ke nulla gabella si possa tollere overo adomandare per alcuno gabellieri del Comune p(er) alcuna bottega overo casa dell'Opera di Santo Jacopo...

[3] Doc. fior., 1325, pag. 96.26: e ancora i sopradetti castellani, pedagieri, gabellieri e ogni altro ufic[i]ale overo ricevitori sieno tenuti e debbiano...

[4] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 66, par. 17, vol. 2, pag. 419.19: pagherà la galbella aglie gabelliere del comuno de Peroscia...

[5] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 14.7, pag. 434: Con tre lupin del mio faccio ragione, / e senza alcun multiplicar di dita; / messo di gabellier più non mi cita, / né per lo dazio temo di piccone.

[6] Stat. prat., 1319-50, cap. 1, pag. 10.22: nè veruno gabbellieri, vinatieri, mugnaio, o vero messo...

[7] Stat. fior., 1355 (3), pag. 567.25: Salvo che le predette cose non si stendano ad alcuni gabellieri, overo mallevadori di gabellieri...

[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 13, pag. 103.22: Questi passaieri e gabellieri non reguardavano alcuno, spezialmente li mercatanti de Venezia.

1.1 [Trad. di publicanus].

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 6, pag. 382.23: Però che nella seconda guerra di Cartagine, vôta la nostra camera, in tanto che non bastava a li sacrificii de li dii, li gabellieri, di loro volontade confortarono li censori, che tutte le cose del comune così allogassero, come se la republica abondasse di moneta... || Cfr. Val. Max., V, 6, 8: «nam cum secundo Punico bello exhaustum aerarium ne deorum quidem cultui sufficeret, publicani ultro aditos censores hortati sunt ut omnia sic locarent»

[u.r. 30.06.2017]