TRANSITO (1) agg.

0.1 transito; f: transita.

0.2 V. transire

0.3 Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.),: 1.

0.4 In testi tosc.: Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); a Apologhi reat., XIV.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Rif. al giorno:] trascorso. 2 [Rif. ad un uomo:] moribondo; agonizzante nel momento della morte. 2.1 Lo stesso che morto.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 24.02.2012.

1 [Rif. al giorno:] trascorso.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 11.36, pag. 98: Lo ceston sì sta fornito: / fette de lo dì transito, / cepolla per appetito; / nobel tasca de paltone.

2 [Rif. ad un uomo:] moribondo; agonizzante nel momento della morte.

[1] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 152.4, pag. 217: Avanti d'una donna i' fui ferito / Nel cor sì duramente ch'io tremai, / E per fuggirmi allora incominciai / A muover ratti i pie' com'uom transito.

[2] a Apologhi reat., XIV, Lu villano la secure portava, 2.13, pag. 669.1: Trovò ne la via lu serpente, / era quasi morto e non si moveva niente, / jace ne la neve assiderato, / lo suo veneno non avìa sputato, / jacìa transito et era quagi morto, / et non avìa aiuto nè conforto.

[3] f Cento meditazioni volg., XIV: E la Magdalena e le altre Marie la tenevano transita tra le braccia. || TB s.v. transìto.

2.1 Lo stesso che morto.

[1] F Laude an. Vergen Maria, per lo tuo honore, XIV ui.di (assis.), 137: Puoie ch'el mie' filglo vidde transito / e della lancia <e>l vidde ferito... || Mancini, Laudario Frondini, p. 114.