0.1 ausuraro, luxuraro, osuraro, usorai, usoraio, usoraria, usurai, usurai', usuraia, usuraie, usuraio, usuraiy, usurajo, usurare, usurari, usuraria, usurarie, usurarii, usurarij, usurario, usuraro, usurary, uxurarie, uxurarij, uxurario.
0.2 Lat. usurarius (DELI 2 s.v. usura).
0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.
0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Stat. prat., 1295; Stat. sen., 1295; Fiore, XIII u.q. (fior.); Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Lett. volt., 1348-53; Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Stat. moden., 1335; Stat. trent., c. 1340; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; a Vang. venez., XIV pm.; Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.); Lucidario ver., XIV.
In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Stat. perug., 1342; a Stat. viterb., 1355; Stat. casert., XIV pm; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Stat. castell., XIV sm.
In testi sic.: a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.).
0.5 Locuz. e fras. usuraio pubblico 1.
0.7 1 Chi presta a interesse, chi esercita l'usura (per lo più con connotazione neg.). 2 Agg. Relativo ad un prestito a interesse; che comporta usura. 2.1 Relativo all'usura.
0.8 Pietro G. Beltrami 24.02.2012.
1 Chi presta a interesse, chi esercita l'usura (per lo più con connotazione neg.).
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De die iudicii, 187, pag. 202: «Mal habia l'ora ke tu fus zenerao. / Per ti fu usurario, frodos e renegao...
[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 177.11, pag. 236: [[Avarizia:]] Religiosi fai propietari, / somoniachi chierchi e baratteri, / baron rattor, cavaler usurari, / ladrone
[3] Stat. prat., 1295, pag. 445.22: Ancho che no(n) si ne scriva veruno in questa Compagnia che sia usoraio o che avesse dell' altrui p(er) mal modo, se no(n) lo rendesse in prima, se puote.
[4] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 8, pag. 163.19: Dunque choloro che sono usurai perché fanno chontra il chomandamento di Dio non possono avere gloria...
[5] Fiore, XIII u.q. (fior.), 108.1, pag. 218: «Ma quand'i' truovo un ben ricco usuraio / Infermo, vo'l sovente a vicitare, / Chéd i' ne credo danari aportare / Non con giomelle, anzi a colmo staio.
[6] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 12, pag. 16.9: acciò che le nostre corpora sieno sicure da le iniurie e da le crudeltà d'alquanti maladetti usurai del nostro paese...
[7] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 40.33: e diedesi et predicossi la Indulgenza de la Croce, et condannaronsi gli usurari, et vietossi l'usora...
[8] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 65, pag. 323.25: L'usuraio dovrebbe avaccio convertirsi, ch'è avaro.
[10] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 24.24: oro inlicitamente radunare volesty, per zo plumbo era lo vostro pasto, sia de lezero, de lo quale yo dixi fanno li usurary affamaty.
[11] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 17, 64-75, pag. 447, col. 1.4: che quisti cavaleri ... si era uno mes. Zoane Buiamonte, il qual fo uno grandissimo usurario...
[12] Stat. moden., 1335, cap. 17, pag. 381.7: Ancora ordenemo che alcuno uxurario, né alcuno homo de mala fame, né de mala nomenança in la nostra compagnia facta a l' onore de Deo e della verçene Maria no fia recevue...
[13] Stat. trent., c. 1340, cap. 10, pag. 18.29: It. sì statuem e sì ordenem ch' el no se debia reçever a la nostra fradaya nesun usurari, s' el no rendesse la usura e 'l mal tolleto.
[14] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 21, pag. 97.20: Et disse Yesu Cristo: "Questa casa è salva et ha ancò 'l bon dì e tì vraxamente è' figlio d'Abraham". Beai quî uxurarij chi cusì ben rendessan!
[15] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 23, vol. 1, pag. 156.18: Sopra tutto questo, l'usuraio a cui io debbo dare la moneta, mi tiene non pure in prigione ed in servitudine, anzi mi batte e tormenta, e non ha alcuna pietà di me».
[16] a Vang. venez., XIV pm., Luc., cap. 7, pag. 228.1: [41] En quella fiada disse Iesù Cristo: «Un usuraro era a lo qual II homeni li era tegnudi: l'un li era tegnudo V.C deneri e l'oltro li era tegnudo L deneri. [42] Alora li perdonà quelo usuraro a l'uno e a l'oltro, perçò che elli no avevano miga de que elli podeseno pagar.
[17] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 10.10, pag. 24: Dall' una parte sono i sodomiti, / dall' altra sono i dolenti usurari, / et con ragion ne la rena puniti...
[18] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 292.29: Onde a' predicatori è licito di tôrre e di ricevere, per le loro necessitadi, dagli usurai e dagli scherani e da così fatta gente; la qual cosa non è lecito all' altre persone.
[19] a Stat. viterb., 1355, cap. 7, pag. 40.19: E sse alcuni ne fusseru riceputi, nui le monimo essi usurari e occupatori del decti bieni, infra spatiu di xv dì proximi che devanu venire dal dì dela notitia di questi nostri ordinamenti...
[20] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 2, pag. 511.29: e se voi mi prestate cinque lire, che so che l'avete, io ricoglierò dall'usuraio la gonnella mia del perso e lo scaggiale dai dì delle feste che io recai a marito...
[21] Stat. prat., 1335-75, cap. 12, pag. 642.9: In questa compagnia non sia ricevuto veruno heretico o sospecto di fede o infamato di rexia, né veruno usuraio o che faccia illicito guadagno per sé o per altrui...
[22] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), III, st. 29.6, pag. 169: li medexi e li çudexi si hanno lo male ano, / e li uxurarie e li traditore...
[23] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 257.4: Et furono rubati i g[i]udei et altri usurai...
[24] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 44, pag. 41.22: Lu primu ramistellu ki est appellatu usura si dividi in septi maneri di rampugulli, comu sunu usurari ki imprestanu dinari per altrui et di supra lu capitali prindinu lu meritu oi in dinari oi in cavalli oi in biada oi in vinu oi in fructi di terra ki illi prindanu in gagiu mortu sença contari li fructi in pagame[n]tu;
[25] Lucidario ver., XIV, III, pag. 193.16: [18]. D. Chi è quelli che sono apelai membri di diavoli? M. [[...]] usurari, inganatori, tuti queli che la morte coglirae in tali vicij sença aver-ne fata penitentia andarà in tale pena l'uno de l'altro segondo che maiori peccti averà fati.
[26] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 178.4: Nella citate de Peroscia fu occuitamente occiso uno Iudio, ricchissimo usuraro, colla soa Iudea.
[27] Stat. castell., XIV sm., pag. 146.8: Vetamo al tutto che mai niuno sia recevuto el quale fosse stato usuraio overo d' alchuno emfamoso e laido pecato emfamato, se non aparesse entierame(n)te avere satesfatto l' usura e la pravità et el pecato da ssé desscaciato.
- Usuraio pubblico.
[28] Stat. bergam., XIV pm. (lomb.), cap. 3, pag. 260.6: E se eli haverà ben servata la regola zoè la predita penitentia in el dito tempo [[...]] e che nol sia usuraiopublico...
[29] Stat. casert., XIV pm., pag. 64.10: Et si alcuno frate foss[.]e d[e] s(an)c(t)i o ausuraro publico o i(m)p(re)stasse ad usura o iucatore ad azaro o fosse siscim[at]eco ch(e) ponesse la casa in discordia o la[tr]one no llo lasseno ve(n)ire alu luoco p(er)fine che no(n) se menda manifestamente delu s[uo] pecc(at)o.
[30] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. III, cap. 12, pag. 612.1: Anchora che nessuno publico usuraro, etiamdeo in l' articulo della morte, fia absolto, nì sia seterato in sacrato se prima non manifeste, cum proprio iuramento, quelli dalli quali ello à tolto usure...
[31] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 127, pag. 268.29: Come Io ti dissi, saranno alcuni che prestaranno a usura; non che tengano la tenda come i publichi usurai, ma con molto sottili modi vendaranno el tempo al prossimo loro per la loro cupiditá...
2 Agg. Relativo ad un prestito a interesse; che comporta usura.
[1] Stat. sen., 1295, cap. 11, pag. 13.17: Salvo che non possa essere ricevuto niuno che presti a usura, nè notaio che faccia carte usuraie, nè alcuno che sia in peccato del quale non possa essere asoluto...
[2] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 6, pag. 51.22: 'Che diremo dei notari, che fanno li contracti usurarij, et dei testimoni?' Certo, peccano mortalmente...
[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 492, vol. 1, pag. 312.16: affermando et opponendo li contratti ne li quali si truovano obligati usurarii et in fraude d'usure essere fatti.
[4] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 7, par. 1, vol. 1, pag. 365.6: Percioché alcuna volta entraviene che la exceptione usoraria e anche la exceptione che lo strumento [[...]] è simulato e facto en fraude [[...]] se oponono, e dicase che molte devetore [[...]] proponente e adomandante contra cotagle enstromente, scritte e pulicçe e contra egl credetore che esse estromente, scritte e pulicçe sonno usorate...
[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 43, vol. 3, pag. 398.1: E per cessare l'opposizione di contratti usurari, e per cagione di molte compagnie, che 'n quelli tempi e dinanzi erano falliti, levarono che non si potessono impetrare privilegi di giudici dilegati.
[6] Lett. volt., 1348-53, pag. 188.22: È verità che -l nostro vicaro - come noi siamo tenuti e al nostro officio s'appartiene, per mandare ad executione testamenti e cautioni usurarie di Fatio Ranaldi e Bartholomeo suo figliuolo da Chiuslino...
[7] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 4, pag. 116.28: come sono contratti usurai; che sono tanti, e tutto dì se ne truovano, che appena si sanno o possono intendere.
[8] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. V, cap. 9, pag. 689.4: Per la notoria fama e per la lamentacione de molti avemmo recevuto che molti zudei et altri usurarij, extorquendo contracti usurarij cum varij tituli, no solamente per la loro voragine tranno la sorte e le usure...
[9] Stat. sen., Addizioni c. 1320-75, [1357/61], pag. 131.6: Anco stanziaro, diliberaro e reformarono, che messer Andrea rectore del decto Spedale sia licito e possa, con quelli frati che a lui piacerà, vendere de le posessioni del decto Spedale per sodisfare li debiti usurarii perpetui e vitagli del decto Spedale...
[10] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 16, pag. 284.16: «O Fiorenza, la nova gente le quale sono venute de novo ad abitare e li subiti guadagni usurari hanno generata dismisura e orgoglio in te...
[1] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De eodem, vol. 1, pag. 98.8: Tuti quisti som rami usuraiy. || Cfr. p. 96: «e ancor de l'ayse de l'avaricia si exe mo(n)ti ramixeli, chi tuti som peccao m(or)tal: lo prumer sy uxura».
[u.r. 25.06.2018]