FUORMISURA avv./agg.

0.1 fori misura, for misura, fuori misura, fuor misura; f: formisura.

0.2 Da fuori e misura.

0.3 Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.); Dante, Vita nuova, c. 1292-93; Stat. fior., c. 1324.

0.5 Locuz. e fras. essere formisura 1.1.

0.6 N Gli ess. dalla Vita S. Antonio e dal Mesue volg., cit. a partire da Crusca (3) e passati a TB, sono prob. falsi del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 66-69 e 100-101.

0.7 1 Con un'evidenza che oltrepassa la misura accettabile; enormemente, oltremodo. 1.1 Agg. Di struttura non conforme alle proporzioni consuete. Essere formisura.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 24.02.2012.

1 Con un'evidenza che oltrepassa la misura accettabile; enormemente, oltremodo.

[1] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 11.3, pag. 473: Lamentomi di mia disaventura / e d'un contrarïoso distinato, / di me medesmo ch'amo for misura / una donna da cui non sono amato...

[2] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 19 parr. 4-14.48, pag. 77: Color di perle ha quasi, in forma quale / convene a donna aver, non for misura: / ella è quanto de ben pò far natura...

[3] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. III, cap. 33, pag. 323.5: Ed anche per un'assai picciola parola o cagione, ançi talora per niente, l'ira di catuna femmina s'acende e crescie for misura...

[4] Stat. fior., c. 1324, cap. 54, pag. 80.6: Ancora, con ciò sia cosa che 'l Comune di Firenze sia fuor misura ingannato per segnori Conti e loro fedeli li quali, hanno terre e possessioni nel contado di Firenze

[5] f Regime du corps volg., XIV: Sì come voi vedete che 'l vino fa bene a colui che lo prende temperatamente, così dovete sapere che e' fa male a colui, che lo prende formisura. || Crusca (3) s.v. formisura.

[6] f Vita S. Antonio: Non dee l'huomo affaticarsi formisura, e sopra le fieboli sue forze. || Crusca (3) s.v. formisura.

[7] f Mesue volg.: Offendono formisura, e portano grandissimo oltraggio. || Crusca (3) s.v. formisura.

1.1 Agg. Di struttura non conforme alle proporzioni consuete. Essere formisura.

[1] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 10 [Fazio?].15, pag. 25: Grande era più che l'altre donne alquanto, / ma non però che fosse for misura, / e le suoi membra a tal busto decente.