INCORSIONE s.f.

0.1 incorsioni; f: incorsione.

0.2 Lat. incursio, incursionem (DELI 2 s.v. incursione) accostato al corradicale incorrere.

0.3 Deca quarta di Tito Livio, a. 1346 (fior.): 1; Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.): 1.

0.4 Att. nel corpus solo in Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Rapida irruzione e assalto in territorio nemico.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 24.02.2012.

1 Rapida irruzione e assalto in territorio nemico.

[1] Deca quarta di Tito Livio, a. 1346 (fior.), L. V, cap. 5, vol. 5, pag. 339.42: Questa tempestosa incorsione de' cavalieri prima confuse e turbò, appresso ruppe del tutto le schiere de' Galli… || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 48, pag. 274.27: li quali conciò fosse cosa che la stanca schiera andassero d' ogni parte mordendo e facendo incorsioni, e già lasciato stare il camminare, il quale era simile a fuga...|| Cfr. Liv., XXVII, 8, 48: «qui cum fessum agmen carperent ab omni parte incursarentque».

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 4, pag. 385.9: Facendo essi già queste cose, venne un messo essere colui Lelio, e non Scipione, e tante copie avere trasportate, quante alle incorsioni de' campi sieno assai; la gravezza della somma guerra ancora essere in Sicilia.

[u.r. 16.04.2013]