POSCIAIO agg./s.m.

0.1 pocaio, poscaia, poscaie, poscaio, poschaio, posciai, posciai', posciaia, posciaio, posiaio, postiaio.

0.2 Da poscia.

0.3 Doc. sen., 1263: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. sen., 1263.

N Att. solo sen.

0.5 Locuz. e fras. il posciaio dì 2.1.

0.6 N La forma postiaio, in Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), se non un semplice errore di t per c,}, è probabilmente una variante grafica ipercorretta.

Nota pocaio in Doc. sen., 1277-82 (prob. errore per poscaio, forma prevalente nel testo), e poscio nello stesso testo (prob. analogamente errato, v. poscio).

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Posteriore o successivo (in un elenco o una sequenza). 2 Ultimo (di una sequenza temporale o logica). 2.1 [Specificato da un'indicazione relativa al mese di riferimento:] il posciaio dì: l'ultimo giorno.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 24.02.2012.

1 Posteriore o successivo (in un elenco o una sequenza).

[1] Doc. sen., 1263, pag. 366.7: (e) la letera dele trecie[n]to li. di p(ro)ve., ch'è la posci[ai]a paga, (e) noi avemo a tenere la letera dela primaia paga, (e) Palmieri Guidi à tenere la letera <dela primaia> dela seconda paga, (e) ongne se[n]te[n]çia à una siguicione.

[2] Doc. sen., 1277-82, pag. 460.16: Ancho XXX den. nel dì ai chonsoli dei merchatanti per le poscaia lettare de la fiera di Tresetto le quali mandammo in Francia.

[3] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 85.9, pag. 203: E ne la posciai' muta del sonetto / i' vi dirò tutto ciò ch'i' vo' dire, / e chi lo 'ntende sì sie benedetto...

2 Ultimo (di una sequenza temporale o logica).

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 434, vol. 2, pag. 424.22: et venire et essere sieno tenuti al banco predetto, anzi che lo posciaio o vero terzo suono de le dette campanelle sia compito o vero riposato di sonare.

[2] Stat. sen., 1324, Pt. 1, cap. 5, pag. 234.1: Anco è statuto et ordinato, ch' e' rectori vecchi sieno tenuti e debbano rèndare la loro ragione a' rectori nuovi infra posciai otto dì del loro reggimento, sì che l' abbiano renduta anzi le kalende di gennaio che allora verranno.

[3] Stat. sen., 1324, Pt. 3, cap. 20, pag. 251.11: Anco è statuto et ordinato, che neuno de la detta Arte possa nè debba lavorare di notte da l' ultimo suono de le tre volte, cioè dal posciaio innanzi in fine a la campana del dì.

[4] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 49, pag. 305.20: Et voglo che voi sappiate che la posciaia cicogna, che viene in Asia in quello luogo dove sono l'altre cicogne, sì ène tutta pelata et speççata troppo malvagiamente.

- Sost.

[5] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 31, pag. 155.22: vero è, sicondo che si dicie, e Saracini furo tutti morti e così e Christiani. Orlando, fu el postiaio che morisse...

2.1 [Specificato da un'indicazione relativa al mese di riferimento:] il posciaio dì: l'ultimo giorno.

[1] Lett. sen., 1269, pag. 414.18: I(n) nomine D(omi)ni, ame(n). Lete(r)a dela fie(r)a di Bari in ani sesanta ( e) nuove. Mosse di Tresi martidì lo posciaio d'ap(r)ile.

[2] Doc. sen., 1277-82, pag. 426.15: La renduta di lunedì XXIIII di entrante luglio in fino a lunedì el pocaio di luglio.

[3] Doc. sen., 1277-82, pag. 473.6: Anco IIII sol. nel dì i quali demo ne le lettere di Fracia del posciaio meso di Lagni.

[4] Stat. sen., 1298, dist. 1, cap. 31, pag. 160.1: l'una electione la posciaia domenica di novembre, et l'altra electione la prima domenica di giugno.

[5] Libro Gallerani di Londra, 1305-1308 (sen.), pag. 5.9: I quali danari ne ritrovamo in danari contanti nell'uggia detto dì, come appare per li arenduti che lassamo il posciaio dì d'aprile anno detto.

- Sost.

[6] Doc. sen., 1277-82, pag. 40.5: Ancho V sol. nel dì da Meo di Piero Richomanni a richolti in f. quaranta et sei. Ancho VI sol. giovidì el poscaio di giungno da Nicholo Sassi a vendite in f. settanta et due.

[7] Doc. sen., 1277-82, pag. 352.6: L'escita di lunedì vinti et quatro di entrante ottovre in fino a lunedì el poschaio di entrante ottovre.

[8] Libro Gallerani di Parigi, 1306-1308 (sen.), pag. 190.24: Gullo Lorino di Bruiere lo Castello die dare 25 s. 7 d. par. il posciaio di lullio tre C tre, rimanente di trentuno s. par. che pagammo per lui per una lettera di Re, sença lettera.

[u.r. 08.10.2013]