0.1 rangolare, rangulando.
0.2 Etimo incerto: forse da rancurare (Ageno, Riboboli, s.v.), meno verosimilmente da un continuatore longob. della base germ. *rank‑ (Alessio, Postille, s.v.).
0.3 Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 [Seguito da una proposizione con valore finale:] adoperarsi con sollecitudine (per qsa).
0.8 Mariafrancesca Giuliani 24.02.2012.
1 [Seguito da una proposizione con valore finale:] adoperarsi con sollecitudine (per qsa).
[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 1, pag. 78.5: e per la grande fatica che è ad avere lo strame di tanto bestiame, e la vivanda di tanta gente, la quale si vuole bene rangolare che meno non potesse venire, perchè è cosa che in ogni oste si vuole schifare.
[2] Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.), pag. 438.4: E, se però ricoveri vera connoscensa, connoscerai che solo è uno lo sommo rimedio e consiglio, qual' è Dio e Vertù seguendo, e quel rangulando che, teco portando, non tolto potuto ti sia.