RÀNGULO s.m.

0.1 ranguli, rangulo.

0.2 Da rangolare.

0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.).

N Att. solo pis.

0.5 Locuz. e fras. avere rangulo 2; uscire di ranguli 3; vivere senza rangulo 3.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Impegno e dedizione richiesti per affrontare lo studio o occupazioni specifiche. 2 Attenzione, cura e solerzia che si pone al servizio di qsa o qno, per protezione e difesa. Locuz. verb. Avere rangulo di qno o di qsa: preoccuparsene. 3 Sensazione di ansia, preoccupazione o paura derivante da una carenza o da un rischio; pensiero opprimente e ossessivo.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 24.02.2012.

1 Impegno e dedizione richiesti per affrontare lo studio o occupazioni specifiche.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 4: nulla cosa è che la co(n)tinua opra et lo intento (et) diligente rangulo no(n) vincano.

2 Attenzione, cura e solerzia che si pone al servizio di qsa o qno, per protezione e difesa. Locuz. verb. Avere rangulo di qno o di qsa: preoccuparsene.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 3: [10] Et un altro savio disse: abbi cura (et) rangulo dela buona fama, p(er)ò che ti durerà pió che gra(n)di thezauri...

[2] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. II, pag. 89.15: Anco chiunqua tu se', ch'abbi rangulo di ritener la donna, fai che li pai meraviglioso di sua belleza.

3 Sensazione di ansia, preoccupazione o paura derivante da una carenza o da un rischio; pensiero opprimente e ossessivo.

[1] Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.), pag. 437.13: Perché sì golozo se' de la richessa mondana? Non sai tue che rangulo pecuniale non t' abandonerà mai vivo e le ricchesse mondane non t' aconpangnerano difunto?

[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 12, pag. 33.1: sono una maynera de gente che ànno tal paura che non vegna loro meno le loro richeççe, che tutto ciò che elli ànno pare loro poco, e stano piue in rangulo d'acquistare per lassare a li lor figlioli e non se ricordano de la potensia di quello signore che nutrica quelli corbi.

[3] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 59.25: per lo molto vino fugge e si disfa lo rangulo. Allor viene lo riso, allor lo povero prende corna e allora si parteno li dolori e li ranguli e la tristisia del viso...

- Vivere senza rangulo.

[4] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 4: tra voi n'à di quelli che si pur vuolno ripossare (et) vivere sensa ra[n]gulo, (et) noi a llor dino(n)siamo in del n(ost)ro Singnore Y(es)ù (Christ)o che pacificame(n)te lavora(n)do ma(n)gino lo pane loro.

- Fras. Uscire di ranguli.

[5] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 76, pag. 567.28: Dicesi che a Baia avea bagni, che quando omo v'intrava uscia di ranguli, unde v'andò uno amadore e no iscì di pensier de l'amor e però disse che non era vero quello che ssi dicea di quei bagni.