GAUDIOSO agg./s.m.

0.1 gaudïosa, gaudiosa, gaudïose, gaudiose, gaudïosi, gaudiosi, gaudïoso, gaudioso, gaudioxo, gaudioza, gaudiozo, gauyusu, ghaudioso, ghaudiozo.

0.2 Lat. mediev. gaudiosus (DEI s.v. gaudio).

0.3 Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.); Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.); Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Voce redatta per il progetto «L'affettività lirica romanza» (Prin 2008, LirIO).

0.7 1 Che suscita gioia, che dona conforto, serenità e allegria allo spirito. 2 Che si trova in uno stato di serenità e felicità spirituale o di appagamento fisico. 3 [Relig.] Che rimanda alla gioia eterna e immutabile data dalla grazia divina. 3.1 [Relig.] Che gode della felicità e della ricompensa ultraterrena. 3.2 [Relig.] Sost. Beato, chi risiede in Paradiso avendo conseguito la salvezza eterna.

0.8 Marco Paciucci 03.03.2012.

1 Che suscita gioia, che dona conforto, serenità e allegria allo spirito.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 13, pag. 159.13: Che gioia gioioza e ghaudiozo ghaudio à me gransito nela gioioza vostra e gaudioza prezente sollenitate, nela quale àn gioito Angeli in Cielo!

[2] Poes. an. urbin., XIII, 20.13, pag. 581: Amore gratïoso, / Amore pretïoso, / Amore gaudïoso, / Amor süavetoso, / né simile ài né pare.

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 61.55, pag. 248: O pianto gaudioso, - e pieno d'ammiranza, / o pianto delettoso, - pieno de consolanza...

[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 5, 121-138, pag. 170, col. 1.3: a ricordarsi del tempo bene avventurado e gaudioxo in lo tempo della tristeza e de la mixeria, si genera grandissimo dolore.

[5] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 28, pag. 502.16: 52. Come si gode ec. Descrive gli atti gaudiosi di questa donna.

2 Che si trova in uno stato di serenità e felicità spirituale o di appagamento fisico.

[1] Poes. an. urbin., XIII, 14.30, pag. 571: O gemma pretïosa plu ke oro, / quando non v'aio non sto in reposo, / perké nnull'altra cosa è nnel mondo / ke ffaça star lo cor sì gaudioso.

[2] Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.), pag. 433.4: Amico, tua receuta lectera, ch' ebbe gaudiozo, intesi, e, riletta poi che l' ebbi, d' alegra soavità conpres' ebbi la mente.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 3, vol. 2, pag. 27.14: Et a lu pustutu issu Pompiliu talyau lu capu di la rumana eloquencia et la clarissima man drita di la paci, per summu et seguru riposu. Et purtando quillu capu commu ottimi spolgi, riturnaussindi a Ruma alegru et gauyusu.

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 359.15: Inde appresso parla ai compagni, perciò che ogni turba de' baroni stretta lui copriva, così cominciando li conforta gaudiosi e pieni di molta allegrezza.

[5] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 62.22, pag. 281: Doloroso era molto sovente, / non credea in Cristo 'nepotente: / convertisti lui et la sua gente / et facestil molto gaudioso.

- Sost.

[6] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 32.115, pag. 87: Non io, ma voi donqu'ai figliuoi spietosi, / procacciandoi languire infra i languenti, / ed eo li mei gaudere infra i gaudiosi!

3 [Relig.] Che rimanda alla gioia eterna e immutabile data dalla grazia divina.

[1] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 40.172, vol. 1, pag. 286: Fin a lunidì ke 'l sole nasce / de quello cibo gaudioso pasce: / benedecto Iesù, ke noi sì lasce / così dolce fructo savorare!

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 79.9, pag. 325: la volontà creata, 'n enfinetate unita, / menata per la grazia en sì alta salita, / en quel ciel d' ignoranzia, tra gaudiosa vita, / co ferro a calamita, - nel non veduto amato.

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 32, 100-114, pag. 723, col. 1.7: Cosí ricorsi, çoè 'cussí' domandai san Bernardo per la cui dotrina eo contempiava quel gaudioso regno.

[4] Jacopo Passavanti, Tratt. superb., c. 1355 (fior.), cap. 7, pag. 235.12: Della quale umilità ella poi nella presenza di santa Lisabet, in quello gaudioso cantico, il quale, piena di Spirito Santo, ringraziando Iddio e profetando, fece una stanza, e disse: Quia respexit humilitatem ancillae suae.

[5] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 20, pag. 125.26: menali teco per li larghissimi e dilettevili prati del paradizo; quine li pasce del gaudioso profundissimo abisso della divinità.

3.1 [Relig.] Che gode della felicità e della ricompensa ultraterrena.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 39.48, pag. 139: Iustizia non pò dare ad om ch'è vizioso / lo renno glorioso, - ca ce serìa spiacente: / ergo, chi non s'esforza ad esser vertuoso, / non sirà gaudioso - co la superna gente.

3.2 [Relig.] Sost. Beato, chi risiede in Paradiso avendo conseguito la salvezza eterna.

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 31, 25-42, pag. 690, col. 2.1: Questo gaudioso, çoè queste anime beate sono del vecchio e del novo Testamento, e tutto so viso, so amore hano in Deo.