GRAFFIO (2) s.m.

0.1 graffi, graffie, graffii, graffio, grafii.

0.2 Longob. *krapfo per incrocio con raffio (DEI s.v. graffio 2).

0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 1.1.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Dante, Commedia, a. 1321; Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342; Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Arnese di metallo ricurvo dall'estremità appuntita. 1.1 [Armi] [Usato come arma d'offesa o di difesa]. 1.2 Fig. [Della coscienza].

0.8 Sara Ravani 03.03.2012.

1 Arnese di metallo ricurvo dall'estremità appuntita.

[1] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 9.141, pag. 517: Cun graffïi de ferro lo dissilla, / gèttalo 'n alto, tucto lo scarmilla, / ka nnon ce reconosce mamma filla...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 21.50, vol. 1, pag. 350: «Qui non ha loco il Santo Volto! / qui si nuota altrimenti che nel Serchio! / Però, se tu non vuo' di nostri graffi, / non far sopra la pegola soverchio».

[3] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 11, par. 1, vol. 2, pag. 46.6: E ke en ciascuna casa e camora staente entorno a la piacça e longo le strade regale de la cità e deglie borgora de Peroscia sia tenuto uno graffio de ferro per gli abitatore de le dicte case e camore, a pena de vintecinque libre de denare per ciascuno contrafacente... || Salem Elsheikh: «uncino (usato come arma per catturare uomini».

[4] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 14.3, pag. 26: E barattier ne la bollente pece / dentro attufando i demoni adronciglia / a graffi et a la pece che i simiglia, / e chi gli giudicò appunto fece.

[5] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 21, 1-18, pag. 545.22: elli finge che tali peccatori sieno messi sotto una pegola bogliente, nera et oscura, spessa et inveschiativa et addentati con più di cento raffi e guardati da' demoni chiamati Malebranche, armati di graffi...

[6] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 4, pag. 15.34: [4] Perçò el afliçeva lo corpo de Iob de pù grevi tormenti cha s'el gh'avesse metuo intorno pessimi manegoldi, inperçoché nesun tormentaor d'omi harave mae possuo con onge né con grafii auçi de ferro far quelli solchi per gli galon del corpo...

[7] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 83.3: Arapostis, stis id est lo graffio. || Navarro Salazar: «arma per catturare uomini».

- [In contesto metaf.].

[8] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 227.11, pag. 261: Non mova già de le man vostre il cardo, / il qual sempre portaste, altrui cardando; / ma parme 'l cardo divenuto or graffio / e voi di giocular fatto piccardo...

1.1 [Armi] [Usato come arma d'offesa o di difesa].

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 21, pag. 311.35: allo 'ngegno, che si chiama Montone, si fa un altro ingegno, il quale gli antichi battaglieri chiamavano Lupo, ed è fatto come un graffio con tre grandi denti: donde quelli del castello gittando questo graffio, legato a buone corde, prendono il montone e tegnonlo, sì ch'elli non può tornare indietro né andare innanzi.

[2] Stat. fior., 1355 (2), cap. 33, pag. 29.6: ne la quale bottega continuamente si abbino, tengansi e sieno per essa Compagnia almeno diece pavesi, diece mannaie aretine, diece lance, quattro balestra grosse, dieci elmi o vero cappelli di ferro, dipinti dell' arme d' essa Compagnia, diece graffi di ferro nell' aste lunghe...

1.2 Fig. [Della coscienza].

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 29, cap. 1, par. 3, pag. 437.5: Dimmi, priegoti, che delettazione presta la 'nvidia allo 'nvidioso, la quale con segreti graffi di coscienza lo squarcia, e l' altrui benavventuranza fa essere tormentosuo?