GENUFLESSO agg./s.m.

0.1 genuflesso, genuflessu, genuflexo, genuflexu.

0.2 V. genuflettere.

0.3 Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.); Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen).

0.5 S.m. solo in Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.).

0.7 1 Piegato sulle ginocchia posate in terra, in atteggiamento di supplica, preghiera, umiltà. 1.1 [Detto della posizione del feto]. 2 [Astr.] Figura di una costellazione, dalla caratteristica forma di persona inginocchiata.

0.8 Elisabetta Drudi 21.03.2012.

1 Piegato sulle ginocchia posate in terra, in atteggiamento di supplica, preghiera, umiltà.

[1] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 1, ott. 67.1, pag. 399: Simeon santo stava genuflesso / guardando fiso la splendida faccia / di Iesù, tutto trasformato in esso...

1.1 [Detto della posizione del feto].

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 2.817, pag. 177: Or 'scolta com'ei sta nel corpo in plica. / Sta genuflesso con l'arcato dosso, / Tien le mani alle gote fra le cosse / Sulle calcagna, come veder posso; / Verso di noi sono le spalle volte.

2 [Astr.] Sost. Figura di una costellazione, dalla caratteristica forma di persona inginocchiata.

[1] Gl Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 4, pag. 218.4: E nel genuflessu, overo inginocchiatore, ae XXVIIIJ dentro, e una di fuori.

[2] Gl Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 42.32: La septima figura di settentrione si è il genuflexu, il quale si chiama in latino incurvatus super genu ipsius, e ancora si chiama in latinosaltator. E in castellano si dice el che tien el ynoio fincado, e in fiorentino colui che è inchinato sopra 'l ginocchio suo, e ancora si chiama ballatore. E in arabico si à due nomi, l' uno elgehci ale rocbetihi, che vuol dire 'genuflexu', e l' altro nome è raquiç, che vuol dire 'ballatore'.