PONDERARE v.

0.1 ponderando, ponderasse, ponderata, ponderate, ponderato, ponderava, ponderò; a: ponderare.

0.2 Lat. ponderare (DELI 2 s.v. ponderare).

0.3 Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.); Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.).

In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. perug., c. 1350.

0.7 1 Avere un det. peso fisico. 1.1 Misurare il peso. 1.2 [In espressione iperbolica:] dimensionare. 2 Fig. Sottoporre ad un giudizio, considerare con attenzione.

0.8 Sara Ravani 10.04.2012.

1 Avere un det. peso fisico.

[1] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), App. 2, pag. 187.22: Anco ci fue l'altra cagione per che doveva dare sommo dolore, ché tutto lo corpo di Iesù Cristo ponderava e gravava in giù.

1.1 Misurare il peso.

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 103, pag. 109.13: La doxe dei mirabolani citrini polverecè è da drame cinque perfina a diexe, sença el çucharo, çoè no ponderò el çucharo, el quale se mescea cum quisti.

1.2 [In espressione iperbolica:] dimensionare.

[1] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 40, vol. 6, pag. 529.2: [12] E chi sostiene e misura le acque con uno pugno, e chi ha ponderato li cieli con uno palmo?

2 Fig. Sottoporre ad un giudizio, considerare con attenzione.

[1] Poes. an. perug., c. 1350, 279, pag. 23: O giusta donna che vai ponderando / cholle bellancie ch'el mondo sostene / la nuda spada ch'en man vai trillando, / resurgan con vigor tucte tuoi lene / rendendo a ciaschedun quel che gli è tolto / alglie vitiose tribuendo pene.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 11, cap. 1, vol. 2, pag. 588.18: Male dunque conosce e molto poco pregia la dolcezza della libertà chi per cupidigia di mortale vita la perde, se vita dirittamente ponderando appellare si può il servaggio.

[3] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 97, pag. 736.3: le quali cose diligentemente ponderate furono cagione d'afrettare il trattato della pace, dando di ciò pensiere ad alquanti discreti e intendenti cittadini.

[4] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 2, cap. 25, pag. 155.9: Ella è la mizura colla quale dobbiamo mizurare e ponderare li meriti e le pene...