PÒRFIDO s.m.

0.1 porfidi, porfido, porfidu, porfidus, pporfido.

0.2 Da porfiro, per dissimilazione (DEI s.v. porfido).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Dante, Commedia, a. 1321; Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

In testi sic.: Senisio, Declarus, 1348 (sic.).

0.7 1 [Min.] Tipo di roccia vulcanica, caratterizzata da particolare durezza, di diversi colori. 1.1 [Per sinedd.:] piastra di porfido (usata come supporto per la macinatura).

0.8 Sara Ravani 10.04.2012.

1 [Min.] Tipo di roccia vulcanica, caratterizzata da particolare durezza, di diversi colori.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 4, cap. 1, pag. 159.4: trovamo certe minerie èssare gotate e meste de molti colori, come so' diaspri de pantera, e nichilo calcedonio sardonio, e molte generazioni de marmi, come so' porfidi e altri...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 44, pag. 264.10: Elli faceva caricare le tavole del marmo e del porfido a fare lo pavimento quadro...

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 9.101, vol. 2, pag. 149: Lo terzo, che di sopra s'ammassiccia, / porfido mi parea, sì fiammeggiante / come sangue che fuor di vena spiccia.

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 85, pag. 470.34: Ella tiene della larghezza della torre grandissima parte, volta sopra ventiquattro colonne di porfido di diversi colori...

[5] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 14, vol. 1, pag. 50.5: Le porti sono ad arco, volte e lavorate con belle colonne di porfido verde, e rosso, e bianco.

[6] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 191v, pag. 103.27: Offites tis... quidam lapis pictus ut stellio, qui vulgare dicitur porfidu.

[7] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 103, pag. 432.36: Questa nelle sue parti intrinseche è con vari strumenti cavata e ricercata, acciò che di quelle i metalli nascosi si traggano, evellansi i candidi marmi, i durissimi porfidi e l'altre pietre...

[8] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 9, 73-84, pag. 207.28: che elli segga in sul solliare de la porta che è di diamante, come si dirà di sotto, e tegna li piedi in sul porfido significa ch'elli dè stare a sedere; cioè in stato pacifico, umile e quieto...

- [In similitudine, con rif. alla durezza].

[9] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 189, pag. 470.31: «Che diavol è questo? io credo che l' uno di costoro sia di porfido e l' altro di diamante...

1.1 [Per sinedd.:] piastra di porfido (usata come supporto per la macinatura).

[1] x Arte del vetro, XIV ex. (fior.), cap. XXIV, pag. 18: Quando è calcinato, macinalo con acqua in pila d'orciuolai o tu 'l macina in su porfido, e poi l'asciuga...