0.1 f: calamato.
0.2 Lat. mediev. calamatum. || Cfr. 0.6 N.
0.3 F Libro della cocina, XIV (tosc.): 1.
0.4 Non att. nel corpus.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
La forma calamato è un trascinamento dal lat. «piscem qui dicitur calamatum», corruzione di un originale palamitam o simile. Faccioli, Arte della cucina, vol. I, p. 47, riprendendo dall'ed. Zambrini, banalizza in «calamaro». Per il ripristino della lezione corretta cfr. Carnevale Schianca s.v. palamita.
0.7 1 [Zool.] [Da errore nell'antigrafo lat.:] lo stesso che palamita.
0.8 Giulio Vaccaro 17.04.2012.
1 [Zool.] [Da errore nell'antigrafo lat.:] lo stesso che palamita.
[1] F Libro della cocina, XIV (tosc.): A arrostire il pesce calamato [[ed.: calamaro]], cavali li interiori per li orecchi... || Faccioli, Arte della cucina, vol. I, p. 47.
[u.r. 08.10.2014]