EMÈRITO agg.

0.1 emeritu; f: emeriti.

0.2 Lat. emeritus (DELI 2 s.v. emerito).

0.3 f Chiose a Valerio Massimo (A - FN1), a. 1336 (fior.): 1; Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.5 Locuz. e fras. militi emeriti 1.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Att. solo in volg. di e chiose a Valerio Massimo.

0.7 1 [Di un soldato romano:] che si è distinto per il proprio valore durante il servizio.

0.8 Giulio Vaccaro 17.04.2012.

1 [Di un soldato romano:] che si è distinto per il proprio valore durante il servizio. Locuz. nom. Militi emeriti.

[1] f Chiose a Valerio Massimo (A - FN1), a. 1336 (fior.), chiosa f [II.4.3], pag. 10r.50: Sono «militi emeriti» quelli li quali sono liberi d'andare in oste; questi sono altressie chiamati «veterani», i quali non usano più le battaglie... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 1, vol. 2, pag. 60.33: 11. Gayu Sestenniu fici mittiri in publica prisunia, et ficili mittiri li ferri, a Marcu Corneliu, lu quali era statu emeritu di sua furtissima cavallaria...

[3] f Chiose a Valerio Massimo (D - L. I-V), c. 1346 (tosc.), chiosa [II.3.3] < comm. A, pag. 38v.15: Sono «militi emeriti» quelli li quali sono liberi d'andare in oste; questi sono altresì chiamati «veterani», li quali non usano più le battaglie... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[u.r. 08.10.2014]