0.1 gradense, gradensis.
0.2 Lat. mediev. Gradensis (DI s.v. Grado).
0.3 Enrico Dandolo, Cron. Venexia, 1360-62 (venez.): 1.
0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Decameron, c. 1370.
In testi sett.: Enrico Dandolo, Cron. Venexia, 1360-62 (venez.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Doc. esasutiva.
0.7 1 Originario o proprio della città di Grado, alla foce del fiume Isonzo.
0.8 Giulio Vaccaro 17.04.2012.
1 Originario o proprio della città di Grado, alla foce del fiume Isonzo.
[1] Gl Enrico Dandolo, Cron. Venexia, 1360-62 (venez.), pag. 266.8: Et che, oltra questo, cossì como el nostro seggio era in Aquileia titolado, che in corte de Roma, per dui nostri ambasadori, sia impetrado et tramutado lo dicto titollo et che da mo' in avanti debia dir gradensis, cioè di Grado.
[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 5, pag. 657.18: meritò questa donna per lo suo valore d'essere amata sommamente da un nobile e gran barone, il quale aveva nome messere Ansaldo Gradense...
[u.r. 08.10.2014]