LIBIO agg./s.m.

0.1 libe; f: libii, libii.

0.2 Lat. Libyus (DI s.v. Libia).

0.3 Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Nell'att. dell'Intelligenza «è probabile l'ipotesi che l'autore del poemetto non abbia capito il significato esteso che ha in Fatti [di Cesare] il termine 'Libe' [...] ed abbia perciò creato tre diverse popolazioni» (Berisso, p. 387).

0.7 1 Originario o proprio della Libia. 1.1 Sost. Abitante della Libia. Estens. Abitante della regione dell'Africa mediterranea.

0.8 Giulio Vaccaro 07.10.2014.

1 Originario o proprio della Libia.

[1] f Bart. da San Concordio, Giugurtino, a. 1313 (tosc.), cap. 68, pag. 261.4: [89.4] Era infra le grandi foreste e disabitati luoghi una città grande e potente, ch'avea nome Capsa, la quale si dicea ch'avea fatta Ercole Libio. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.1 Sost. Abitante della Libia. Estens. Abitante della regione dell'Africa mediterranea.

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 164.7, pag. 68: I re e ' baroni che v'ieran d'oriente / fuor nel miluogo ed ogn' altro latino, / de Libe ed Africani e que' di Spagna, / Cicilïeni e Orgàni in lor compagna / e Mundïeni infin oltre al confino.

[2] f Bart. da San Concordio, Giugurtino, a. 1313 (tosc.), Cap. 15, pag. 150.11: Li Medi e gli Armeni mescolarono seco li Libi, che erano più presso al mare d'Affrica... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. VIII, cap. 9, vol. 3, pag. 181.14: furono reputati sapienti o filosofi dell'altre genti, cioè Atlantici, Libii, Egizii, Indi, Persi, Caldei, Sciti, Gallici, ed Ispani... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[u.r. 08.10.2014]