POLA s.f.

0.1 pola, pole.

0.2 Lat. Paula (DEI s.v. pola).

0.3 Girardo da Castelfior., XIV in. (tosc.>ven.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.); Dante, Commedia, a. 1321.

0.7 1 [Zool.] Uccello dal piumaggio nerastro e lucido, simile alla cornacchia, ma di dimensioni minori e dal becco più corto; taccola, mulacchia. 1.1 Fig. Donna dai capelli scuri (in testi poetici, come senhal per indicare la donna amata).

0.8 Zeno Verlato 30.04.2012.

1 [Zool.] Uccello dal piumaggio nerastro e lucido, simile alla cornacchia, ma di dimensioni minori e dal becco più corto; taccola, mulacchia.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 5, reg. 14.3, vol. 2, pag. 105: Non so veder perché homo s'appelli / colui che vive sol per pascer gola, / ché vie più fa la calandra e la pola...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 21.35, vol. 3, pag. 346: E come, per lo natural costume, / le pole insieme, al cominciar del giorno, / si movono a scaldar le fredde piume; / poi altre vanno via sanza ritorno, / altre rivolgon sé onde son mosse, / e altre roteando fan soggiorno...

[3] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 21, pag. 474.19: Questa è similitudine, la quale qui introduce delle pole, cioè mulacchie, le quali al cominciare del dì nel tempo dello autunno, quando s' incomincia a rinfrescare l'aere, roteano, poi ciascuna prende quello viaggio che più le piace...

[4] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 2.29, pag. 187: La novità, che più quivi s'impenna, / è ch'ogni pola per San Polinaro, / che può per lo paese muover penna, / vengono a festeggiare e far riparo / quel dì, come gli uccelli diomedei, / al tempio suo...

[5] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 112, pag. 249.30: per maggior prova più di sei mesi continuò ogni dì a quell' ora venire verso la detta finestra, avvisandosi ogni dì fosse pola.

[6] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 48.6: molto mi giova / del to allegar filosophica prole, / perché de l'arguir me pesa e dole / e da mie voglia vien ch'io mi rimova; / ma per lo bisbigliar de l'alta cova / che va grachiando con' per aere pole, / il mio argomento non però si tole...

1.1 Fig. Donna dai capelli scuri (in testi poetici, come senhal per indicare la donna amata).

[1] Girardo da Castelfior., XIV in. (tosc.>ven.), 7.2, pag. 206: Però che vede soa bellezza sola / la bella pola - da cu' ho toa fede, / aven che 'nver mercede, / Amor, per me così sdegnosa vola.

[2] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 193.1, pag. 128: La çentil pola, quando fu redita, / trovò gy spiriti mey alquanto vivi [[...]]; / et ella, plu che may bella e polita, / sul core mi saltò, e possa quivi / cridò a l'anima: «Perché me scivi?...