POLLARE v.

0.1 polla, pollano.

0.2 Lat. pullare (DELI 2 s.v. pollare).

0.3 Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.); Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Rif. a un vegetale:] gettare virgulti o ricacci dalle radici o dal fusto. 2 [Rif. a una vena d'acqua, in contesto fig.:] erompere in superficie, sgorgare.

0.8 Zeno Verlato 30.04.2012.

1 [Rif. a un vegetale:] gettare virgulti o ricacci dalle radici o dal fusto.

[1] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 28, 115-129, pag. 749.19: così germollia; cioè mette fuora e polla, come pollano li albori nella primavera, che ogni brocco mette fuora le sue frondi e rami e fiori...

2 [Rif. a una vena d'acqua, in contesto fig.:] erompere in superficie, sgorgare.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 20.30, pag. 393: E come d'un pensier l'altro rampolla, / diss'io fra me: Di questa Ovidio dice / la sua natura e come surge e polla.