POLLONE s.m.

0.1 pollon,pollone, polloni, poloni,polun, poluni.

0.2 Lat. pullus (DELI 2 s.v. pollone).

0.3 Palladio volg., XIV pm. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Palladio volg., XIV pm. (tosc.); Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.); Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.); a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio).

In testi sett.: Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Bot.] Ricaccio di una pianta; virgulto, getto.

0.8 Zeno Verlato 30.04.2012.

1 [Bot.] Ricaccio di una pianta; virgulto, getto.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 7, pag. 278.11: Acciocchè i pomi non nascan fracidi, e caggenti del sosino, voglionsi divellere dintorno i polloni, eccetti que' migliori che per piante si lasciano più dritti.

[2] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 490, pag. 130: Se alcuno olivo per fredo perdesse / Le foglie verde [[...]] / Remonda alora ogni ramatello [[...]] / E lì lo taglia e lì lo schamoça / E no curar per ch' el para cosa soça, / Ch' el remeterà poi su poluni / Novelamente su per quelli tronconi.

[3] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 2, pag. 8.11: noi veggiamo assai otte tagliare un buono arbolo e bello, e vediamo rimanere la barba, sulla quale rimette poi, non solamente un altro come quello, ma molti polloni, rimessi e cresciuti per quello uno tagliato.

[4] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 20, 43-60, pag. 471.9: non addiviene come dell'arbaro tristo, che non può mai fare buono frutto; ma ben può fare buoni polloni, e così l'omo rio non può fare mai buone operazioni; ma ben può fare boni filliuoli.

[5] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 4, 118-132, pag. 124.9: a guisa di rampollo; cioè a modo di pollone, che nasce a piè della pianta...

[6] Gl a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 2, cap. 22, vol. 1, pag. 194.8: Ma gli arbori che non fanno frutto alcuno, hanno per necessità diffusa virtude di generar ne' rami e ne' polloni ovvero rampolli, e nelle lor gemme...