POLO s.m.

0.1 pol, poli, polo, polu.

0.2 Lat. polus (DELI 2 s.v. polo).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); Dante, Convivio, 1304-7; Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. alti poli 1.5; alto polo 1.5.1; polo antartico 1.3; polo antrionale 1.3.1.1; polo aquilonare 1.3.1.2; polo artico 1.3; polo australe 1.3.1; polo boreale 1.3.1; polo d'aquilone 1.3.1.2; polo dello zodiaco 1.3.4; polo del mezzodì 1.3.1; polo del mondo 1.3.2; polo di settentrione 1.3.1; polo equinoziale 1.3.3; polo meridionale 1.3.1; polo settentrionale 1.3.1; sommo polo 1.5.1.

0.7 1 Ciascuno dei due punti immobili, estremi e opposti, dati dall'intersezione dell'asse del mondo con la volta celeste. 1.1 Il polo nord celeste, visibile dall'emisfero terrestre settentrionale. 1.2 Ciascuno dei due punti estremi dell'asse di rotazione di ognuno degli otto diversi cieli mobili posti al di sotto del Primo Mobile (o Cristallino). 1.3 Locuz. nom. Polo artico, polo antartico: rispettivamente, il punto estremo più a settentrione (polo celeste elevato) e più a meridione della sfera celeste (polo celeste depresso), rispetto a un ideale osservatore posto al centro della terra. 1.4 Estens. Ciascuno degli emisferi celesti soggiacenti a un polo. 1.5 Alti poli: le potenze astrali che governano i diversi cieli. 2 Fig. [In contesto scherzoso:] orifizio anale (in quanto punto inferiore dell'asse del corpo umano).

0.8 Zeno Verlato 30.04.2012.

1 Ciascuno dei due punti immobili, estremi e opposti, dati dall'intersezione dell'asse del mondo con la volta celeste (anche in contesto fig.).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 3, pag. 5.25: E coloro che stanno e·llo mezzo de la terra, vegiono ambedoi li poli, e veggono uno cerchio e·llo mondo, lo quale giace e difenesce lo cielo per mezzo...

[2] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 12, pag. 102.13: l'omo sempre de' stare fermo sopra questi punti: considerare le pene dello 'nferno [[...]], et li gaudij di paradiso [[...]]. Et se sopra questi punti starete in del meçço, come lo cielo sopra i poli suoi, che li phylosofi li chiamano poli, allora diventrà celestiale et schiferà molti mali...

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 10.78, vol. 3, pag. 163: Poi, sì cantando, quelli ardenti soli / si fuor girati intorno a noi tre volte, / come stelle vicine a' fermi poli...

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 24.11, vol. 3, pag. 392: Così Beatrice; e quelle anime liete / si fero spere sopra fissi poli, / fiammando, volte, a guisa di comete.

[5] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 3.227, pag. 139: Tegnon la Terra nel mezzo due poli, / Di sopra l'uno, e l'altro opposto a lui...

[6] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 26, 121-142, pag. 683.16: li poli sono li capi del perno in su che figura lo cielo...

1.1 Il polo nord celeste, visibile dall'emisfero terrestre settentrionale (anche in contesto fig.).

[1] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 76.2, pag. 146: Non ebbe il viso di belleze folto / colei che intorno al polo fa sua corsa / come à d'ogni piacer questa nova orsa, / per cui da ciascuna altra io sum dessolto.

[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, 6.11, pag. 169: Il caldo sol per lo suo cerchio ratto / Non impedisce il gelido raggiare, / Che Feba dal suo ciel ci porge in atto; / Nè l' Orsa vaga di piccol girare, / Che presso al polo più alto del mondo / Le stelle tutte vede coricare, / Mai non desira nell' oceáno fondo / Le sue fiamme sommerger...

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 211.18: nel segno del Lione verso il polo, che a noi sempre appare, si è una costellazione, ch'è appellata Carro...

[4] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 73.48, pag. 103: Come a forza di vènti / stanco nocchier di notte alza la testa / a' duo lumi ch'à sempre il nostro polo, / così ne la tempesta / ch'i' sostengo d'Amor, gli occhi lucenti / sono il mio segno...

1.2 Ciascuno dei due punti estremi dell'asse di rotazione di ognuno degli otto diversi cieli mobili posti al di sotto del Primo Mobile (o Cristallino).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 21, pag. 237.31: è mestieri per forza de rascione che l'ottava spera cum tutte le stelle e con tutte le sue membra, come so' capo d'ariete e de libra, e capo de cancro e de capricorno, e li suoi poli e ciascheduno ponto ch'è en essa, compia lo suo proprio viagio en doi milia anni...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 3, pag. 77.4: Ed è da sapere che ciascuno cielo di sotto dal Cristallino ha due poli fermi quanto a sé; e lo nono li ha fermi e fissi e non mutabili secondo alcuno respetto.

[3] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. III, 6, pag. 135.15: Anche dovemo sapere che questi veg[g]ono levare e tramontare le stelle che ssono allato ai poli sì come adiviene ad alquanti che ssono di qua da l'equinoziale...

[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 29, proemio, pag. 629.17: uno [[cielo]] n'è che ha uno solo moto sopra' suoi poli, e questo è la nona spera; un altro n'è, che n'ha [due], l'uno sopra li poli della nona spera, l'altro sopra li proprj poli...

[5] Metaura volg., XIV m. (fior.), App. B, L. 2, capp. 20-21, pag. 325.3: lo onipotente Iddio [[...]], ordinò in una parte del cielo, quasi i· mezzo de' due poli dell'ottava spera del fermamento [[...]] i circuli del zodiaco...

1.3 Locuz. nom. Polo artico, polo antartico: rispettivamente, il punto estremo più a settentrione (polo celeste elevato) e più a meridione della sfera celeste (polo celeste depresso), rispetto a un ideale osservatore posto al centro della terra.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 2, pag. 4.23: E vedemo questo cielo mòvare sopra doi ponti opositi l'uno a l'altro [[...]]: l'uno è chiamato da li savi poloartico, e pononlo e·lla parte de settentrione; e l'altro è chiamato polo artantico, e pononlo e·lla parte del mezzodie.

[2] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. I, 6, pag. 100.14: ciascuna di queste [[scil.: le sfere dei pianeti]] gira quella ch'è di sotto ad essa da ogne parte. Le quali ànno due movimenti: l'uno si è del cielo ultimo sopra le due estremità de l'asse, cioè sopra il polo artico ed antartico, da oriente in occidente...

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 26, 121-142, pag. 636, col. 1.8: e dixe che navegono tanto, che tutte le stelle del polo antartico gl'apareano, e quelle de questo nostro, zoè, artico, le ancidea tutte, e non fevano alcuna elevazione suso quello orizunte.

[4] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 26, pag. 455.11: Tutte le stelle ec. Cioè del poloantartico, del quale si tratta capitolo primo Purgatorii. [[...]] E 'l nostro tanto basso ec. Cioè l'artico, ch'è a tramontana: nota quanto erano navicati, che vedevano quelle del polo antartico.

1.3.1 Locuz. nom. Polo di settentrione, polo settentrionale, polo boreale; polo del mezzodì, polo meridionale, polo australe.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 3, pag. 7.5: E quando lo sole passa per questi ponti, è uguale lo die colla notte en tutto lo mondo; e questo cerchio trovamo partito e declinato da ogne parte ugualemente enverso lo polo de settentrione e lo polo del mezzodie...

[2] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. II, 2, pag. 112.18: Ed imperciò è da nnotare che 'l polo del mondo il quale sempre ci appare è detto polosettentrionale ed artico e boreale.

[3] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. II, 2, pag. 113.1: Ma l'altro polo ch'è opposto a questo [[settentrionale]] è detto antartico e meridionale ed australe.

[4] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 2, 1-18, pag. 33, col. 1.16: quelle constellatione [[scil.:le Orse]] visino al polo [setten]trionale, sí cum chiaro apare per Tolomeo nello Almagestro.

[5] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 15.20: E cominciamo di questa orsa minore, la quale è la prima figura, per che è più presso del polo di settentrione.

[6] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 3, pag. 214.40: E per che questa figura non appare tanto come l' altre [[...]], ae mestier che abbia buona vista colui che la guarderae [[...]], per che la sappia conoscere quando la vedrae, e dipartirla dall' altre che stanno appresso di lei, le quali stanno inverso 'l polo di mezzo die.

[7] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 2, cap. 13, vol. 1, pag. 79.6: E la cagione perché oggi sono quelle terre de la marina quasi disabitate [[...]], dicono gli grandi maestri di stronomia che ciò è per lo moto dell'ottava spera del cielo, che in ogni C anni si muta uno grado verso il polo di settentrione, cioè tramontana...

[8] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 24, pag. 365.27: Ed è nel principio del Capricorno che [[i giorni]] son grandi, e poi comenzano a montare e vano verso el polo meridional, il qual se chiama «antartico» ab «anti», quod est 'contra', et «ar[ti]chos», quod est 'setentrio'...

[9] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 4, vol. 2, pag. 159.28: ki cui sapi philosophia cunuxi ki lu polu meridionali esti lu polu altu di lu mundu, et lu septentrionali nostru esti lu bacxu...

1.3.1.1 Polo antrionale: polo nord celeste.

[10] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 13, 1-21, pag. 294, col. 1.11: Basta del nostro cielo. Çoè quella sala che immaginemo avere l'uno co' nel poloantrionale, l'altro nell'australe.

1.3.1.2 Polo d'aquilone, polo aquilonare: polo nord celeste.

[1] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 3, cap. 9, ch., pag. 315.1: E per queste cagioni la terra ch'è sotto il polo d'aquilone è inabitabile per lo freddo sempiterno.

[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 2, cap. 9, vol. 1, pag. 155.6: in pochi luoghi, che di tanta caldezza si temperino, nel detto tempo [[d'estate]] si pianta, sì come in luogo, che s'appella Coronia freddo molto e umido, o per monti, o perchè è molto presso al polo aquilonare.

1.3.2 Locuz. nom. Polo del mondo.

[1] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. I, 3, pag. 98.9: quelli due punti che terminano le estremitadi di quella asse si chiamano poli del mondo.

[2] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. II, 10, pag. 121.7: Adunque sotratto l'arco comunale da queste quarte iguali, cioè l'arco ch'è dal principio di Cancro infino al polodel mondo, el rimanente sarà iguale, cioè la grande declinazione del sole e la distanzia del polo del mondo al polo del zodiaco...

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 14.98, vol. 3, pag. 233: Come distinta da minori e maggi / lumi biancheggia tra ' poli del mondo / Galassia sì, che fa dubbiar ben saggi; / sì costellati facean nel profondo / Marte quei raggi il venerabil segno / che fan giunture di quadranti in tondo.

[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 9, vol. 2, pag. 185.2: si lu mundu fu eternu et dura per eternu, lu centru di la terra si ripusau per eternu et ripusirà per eternu; similiter li poli di lu mundu.

1.3.3 Polo equinoziale.

[1] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. II, 10, pag. 120.17: con ciò sia cosa che 'l zodiaco sia dispartito da l'equinoziale, conviensi che il polo del zodiaco sia dispartito dal polo de l'equinoziale, cioè dal polo del mondo.

1.3.4 Polo dello zodiaco: ciascuno dei punti in cui il circolo dello zodiaco interseca la volta celeste.

[1] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. II, 4, pag. 116.13: imaginiamo 6 cerchi che passino sopra i poli del zodiaco e per li principî de' 12 segni...

1.4 Estens. Ciascuno degli emisferi celesti soggiacenti a un polo.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 5, pag. 177.1: Onde è da sapere che se una pietra potesse cadere da questo nostro polo, ella caderebbe là oltre nel mare Occeano, a punto in su quel dosso del mare dove se fosse uno uomo, la stella [li] sarebbe sempre in sul mezzo del capo.

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 103, pag. 490.28: Se io il servo e campo, gran merito appo gl' iddii acquisterò; se io per servirlo muoio, la fama di tanto servigio toccherà l' uno e l' altro polo con etterna fama...

[3] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 287.5, pag. 361: Or vedi inseme l'un et l'altro polo, / le stelle vaghe et lor viaggio torto, / et vedi il veder nostro quanto è corto, / onde col tuo gioir tempro 'l mio duolo.

[4] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 22.168, pag. 155: Ma se a la vita eterna vol' far volo, / observar te bisogna gli precepti / de cui governa l'uno et l'altro polo".

1.4.1 Il cielo genericamente inteso.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 98.2: Perciò che non erano fuochi di stelle, nè il polo lucido per lo splendore delle stelle; ma nuvole erano nello scuro cielo; e la notte già mezza teneva la luna in oscurità.

[2] Gl Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 4, 73.3, pag. 376.5: [polo]: il cielo.

1.5 Alti poli: le potenze astrali che governano i diversi cieli.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 5.1044, pag. 191: Non provocate ad ira gli alti poli, / Ponendo mano nel sangue del giusto / Che ardendo caggia nei nostri figliuoli.

[2] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), I, ott. 62.3, pag. 18: E come che si chiamin Bonfigliuoli / la schiatta donde questa donna nacque, / pur venne suo virtú da gli alti poli / sí come piace a Giove e sempre piacque...

1.5.1 Alto, sommo polo: il cielo Empireo.

[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 135.1, pag. 99: O pola, che a simel de l'alto polo / dove dimora la Summa Exencia / c'onni crëato nutre de enfluencia / segondo natural opacho solo...

[4] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 7, terz. 85, vol. 1, pag. 83: Questi avea fatto morire il figliuolo; / or dei saper, che l' altro uccise lui, / come piacque al Signor dell'alto Polo.

[5] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 181.34, pag. 195: Paulo arismetra e astrologo solo, / che di veder già mai non fu satollo / come le stelle e li pianeti vanno, / ci venne men per gire al sommo polo...

2 Fig. [In contesto scherzoso:] orifizio anale (in quanto punto inferiore dell'asse del corpo umano).

[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 77.8, pag. 195: Ché potrebb'anzi di Genova 'l molo / cader, ch'un becco vi desse de bisto: / chéd e' l'ha sì borrato 'l malacquisto, / che già non li entrerà freddo per polo. / Questi di cu' dico, si è 'l padre meo...