POPOLARE (1) agg./s.m./s.f.

0.1 popolar, popolare, popolari, popolarii, popolaro, populai, popular, populare, populari, popularo, povolar, povolari. cfr. (0.6 N) popolato.

0.2 Lat. popularis (DEI s.v. popolare 1).

0.3 Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.): 5.

0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Cronica fior., XIII ex.; Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Lett. lucch., 1303; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Lett. pist., 1320-22; Doc. volt., 1322; Stat. pis., a. 1327; Doc. aret., 1337; a Lucano volg., 1330/1340 (prat.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito); Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Enrico Dandolo, Cron. Venexia, 1360-62 (venez.).

In testi mediani e merid.: Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.); Doc. orviet., 1351; a Stat. viterb., 1384; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Nota popolaro.

La forma popolarii di Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), per la quale cfr. GDLI s.v. popolario, potrebbe in effetti essere un plur. da ‑ario (nel ms. vari plur. in ‑ii da ‑io).

Locuz. e fras. fare popolare 4; popolare grasso 4.1; popolare grosso 4.1.1; popolare minuto 4.2.

0.6 N Non si separano gli ess. con rif. alla plebe dell'antica Roma da quelli con rif. al popolo medievale perché tale distinzione non sussisteva agli occhi degli scriventi dell'epoca.

Prob. errore per popolaro (o popolano) l'occ. di popolato in Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 912, pag. 402.22: «e ritornarsi in quello pristino stato che prima s'era, cioè popolato, o grande, ch'e' fusse».

0.7 1 Che appartiene o si riferisce alle classi sociali comprendenti i mercanti e gli artigiani di una città (gen. con rif. all'appartenenza ad un'Arte). [In partic.:] della parte politica o dell'ordinamento che aveva come base sociale il ceto medio urbano (con opp. all'oligarchia nobiliare). 1.1 [Detto di chi apparteneva a una famiglia magnatizia]. 2 Che rientra nella grande maggioranza delle persone, nella massa costituita dalla gente comune. 2.1 Che è attribuito dalla grande maggioranza delle persone (con connotazione neg.). 2.2 Di qualità ordinaria. 3 Estens. [Detto di un fiume:] secondario; affluente. 4 Sost. Colui che appartiene al ceto medio di una città o alla corrispondente parte politica (con opp. alla nobiltà). 4.1 Locuz. nom. Popolare grasso: chi appartiene al popolo grasso (la parte della borghesia più ricca e potente). 4.2 Locuz. nom. Popolare minuto: chi appartiene al popolo minuto (piccoli commercianti e artigiani, lavoratori). 4.3 [Gioco] Estens. [Negli scacchi:] pedone. 5 Sost. Plur. La grande massa delle persone, la gente comune.

0.8 Diego Dotto 02.05.2012.

1 Che appartiene o si riferisce alle classi sociali comprendenti i mercanti e gli artigiani di una città (gen. con rif. all'appartenenza ad un'Arte). [In partic.:] della parte politica o dell'ordinamento che aveva come base sociale il ceto medio urbano (con opp. all'oligarchia nobiliare).

[1] Cronica fior., XIII ex., pag. 138.16: uno nobile cittadino popolaro ch'avea nome Giano della Bella...

[2] Stat. fior., c. 1324, cap. 42, pag. 72.10: altri domilia pedoni buoni e valentri de' popolari solamente de la città di Firenze sieno eletti per quelli uomini popolari, i quali i segnori Priori dell'Arti e 'l Gonfaloniere de la Justizia a la detta elezione fare eleggeranno.

[3] Stat. pis., 1330 (2), cap. 15, pag. 468.27: et al postutto sia privato d' ogni privilegio populare.

[4] Doc. aret., 1337, 771, pag. 657.7: che per lo Chomune di Firenze ssi faccia uficio di do[di]ci cittadini popolari...

[5] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 6, pag. 553.23: Marco Licinio Stolo, per lo cui beneficio ebbe balìa il popolo di chiedere consoli popolari... || Cfr. Val. Max., VIII, 6, 3: «cuius beneficio plebi petendi consulatus potestas facta est».

[6] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. VI [Phars., VI, 776-830], pag. 117.20: Io vidi i Drusi lieti, nomi popolari, e ' Gracchi grandi nelle leggi e arditi di fare grandi cose...

[7] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 9, par. 9, vol. 1, pag. 42.31: enpertantoché senpre asieme siano quactro d'esse capetanie almeno, entra ei quagle senpre siano ei capetanie popolare...

[8] Doc. orviet., 1351, pag. 65.37: se alcuno ciptadino d'Orvieto tenesse alcuna forteça che fusse sospecta alo stato p(o)p(u)lare pacifico e a regime(n)to ghelfo dela detta ciptà...

[9] a Stat. viterb., 1384, Intr., pag. 181.11: et a stato pacifico et tranquillo del Comuno et Populo della cictà di Viterbo, et a grandeçça et magnificentia dell'officio del signori Priori; et del pacifico, ecclesiastico, populare stato della decta cictade...

[10] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 241.6: Tornata l'oste, granne partita de Romani trasse a vedere Cola de Rienzi: uomini populari, granne lengue e core...

- [Con connotazione neg.].

[11] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 123.17: Appressu di kistu virrà Ancus plu superbu, lu quali si alligrirà multu di aviri officy populari.

[12] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 9, cap. 37, pag. 443.9: Quella cosa con consentimento de' Padri fu discussa, acciò che la censura non fosse poi obbligata al vento popolare.

- [Con valore avv.].

[13] Doc. fior., 1311-50, 114 [1350], pag. 694.18: che piaccia loro provedere a lo stato loro, et a reggersi popolare, libero et guelfo...

1.1 [Detto di chi apparteneva a una famiglia magnatizia].

[1] Cronica fior., XIII ex., pag. 141.23: onde poco tenpo dimorò che 'l detto Giano da tutti i grandi popolari, per trattato di Grandi, fu tradito.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 72, vol. 2, pag. 276.7: e di Firenze vi rimasono quasi di tutte le grandi case e di grandi popolari...

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 11, cap. 20, vol. 2, pag. 618.16: il vicario di Piombino, grande popolare di Pisa il quale novellamente andava all'uficio...

2 Che rientra nella grande maggioranza delle persone, nella massa costituita dalla gente comune.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 11, pag. 46.7: Dell'abito di questa luce discretiva massimamente le populari persone sono orbate; però che, occupate dal principio della loro vita ad alcuno mestiere, dirizzano sì l'animo loro a quello per [la] forza della necessitate, che ad altro non intendono.

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 43.160, pag. 260: No miga pur li gran segnor / àn vosuo festar con lor, / far pietanza e conviar; / ma bem i atri omi povolar / chi tenem stao grande e adorno, / avexendandose ogni jorno / en far onor e cortexia / a cossì grande compagnia...

[3] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), I, 33, pag. 175.24: e perciò sogliono dire li uomini popolari quando veg[g]ono le stelle così grosse che lli è segno che dee piovere.

[4] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 15, pag. 159.13: Ma a noi, perchè mischiati infra le turbe popolari parliamo parole oziose, ed alcuna volta di quelle che nocciono gravemente...

[5] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 25, pag. 122.9: descouci e nui e pescaor grossi chi a penna saxevan ben remendar una magia de ree, homi povolar e vilan da basso...

[6] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 12, ch., pag. 180.23: Questa oppinione è falsa, e pare che voglia dicere che lla terra sia maggiore che 'l sole e che lle stelle, come dicono li uomini popolari, imperciò che pare che voglia dire che la terra sia grande che possa impedire il lume del sole, che non possa venire alle stelle.

2.1 Che è attribuito dalla grande maggioranza delle persone (con connotazione neg.).

[1] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 11, pag. 47.2: Onde Boezio giudica la populare gloria vana, perché la vede sanza discrezione.

[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, cap. 6, pag. 98.3: E tra queste cose la gloria popolare degna di ricordanza non riputo, la quale per iudicio non perviene, nè mai ferma perdura.

2.2 Di qualità ordinaria.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (i), par. 112, pag. 43.25: Fu adunque Virgilio poeta, e non fu popolare poeta, ma solennissimo, e le sue opere e la sua fama chiaro il dimostrano agl' intendenti.

3 Estens. [Detto di un fiume:] secondario; affluente.

[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 5, 109-129, pag. 115.29: chiamano li Poeti fiumi reali quelli che fanno capo in mare, come fa l'Arno; l'altri no. L'Arno esce d'uno monte di Casentino che si chiama Falterona e corre per lo Casentino, et in esso intrano poi molti altri fiumi li quali li autori chiamano fiumi populari...

4 Sost. Colui che appartiene al ceto medio di una città o alla corrispondente parte politica (con opp. alla nobiltà).

[1] Cronica fior., XIII ex., pag. 144.6: e conbattendo quasi tutto il giorno a cavallo ed a piede in tutte parti, i Grandi da' popolari per la grazia di Dio fuorono isconfitti...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 6, pag. 10.5: Et ebbevi senatori et uomini di città e di castella di fuore di Roma, e popolari, tutti uomini per montare in altezza...

[3] Lett. lucch., 1303, pag. 147.27: Sappiate a ugna buono omo da Luc(cha) de pesa assai, salvo che lli popolari sono lieti d(e)lla gusstisia si fae...

[4] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 59.4: et veramente questi fu il maggiore Popolare, che mai fosse in Firenze stato infino a lui...

[5] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 230, vol. 2, pag. 330.21: conciò sia cosa che molto sia utile et convenevole generalmente, sì per li grandi come per li popolari, che si compri et si venda a la moneta senese minuta...

[6] Lett. pist., 1320-22, 18, pag. 69.41: Ricordatti che la magiore parte de' parteffici di Pistoia, grandi e popolari, ànno iscritto in vostro servigio al Papa...

[7] Doc. volt., 1322, 5, pag. 15.32: Sappiate, singnori Dodici del popolo di Volterre, consiglieri del consiglio del pieno dominio, capitani, consiglieri et gonfalonieri de' Secento del Comune et popolo di Volterre, et popolari di quello popolo...

[8] Stat. pis., a. 1327, L. 2, cap. 31 rubr., pag. 101.25: Di procedere contra nobili, che offendino alcuno borghese o populare.

[9] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 15, 112-126, pag. 352, col. 1.3: Questi erano genti fiorentini, e non usavano però altro per pudicitia che corregge de cor[i]o... ed oggi portano li populari li grandi sclaçai d'argento.

[10] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 3, pag. 19.10: Alora li bolognixi se vestìno tuti, li çentili homini e povolari da bene, de bruna negra e sì lo recevéno cum grande honore e sepelìno.

[11] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 199.13: uscìo Muccio de messer Francescho e altre gentile uomene ghebeline e popolare de la citade d' Asese...

[12] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 62.10: Ma quista custuma tolsiru Attiliu Carcanu et Luciu Scriboniu, qui erannu edili, facendu li iochi a la dea matri di li dei et secutandu la sentencia di lu putiriuri Africanu: ca issi ficiru asparti loki per li senaturi et per li populari. || Cfr. Val. Max., II, 4, 3: «discretis senatus et populi locis solverunt».

[13] Doc. aret., 1337, 769, pag. 648.22: Prima che debbia essere podestà d' Areço uno popolare da Fiorença...

[14] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 4, cap. 3, pag. 287.14: E spesse volte fu conosciuta l' astinenza nelli animi de' popolari... || Cfr. Val. Max., IV, 3, 14: «in universae plebis animis».

[15] Bosone da Gubbio, Spir. Santo, p. 1345 (eugub.), 163, pag. 121: E i popolar ch'a tirannia s'accosta / serebbe bem ch'andasser per savere / quanto la crest[i]entà per tener costa.

[16] Stat. bergam., XIV pm. (lomb.), cap. 10, pag. 261.34: che nessuno de la dita congregatione per tempo de rumore el qual fosse in ela citade, over in alcuna terra de lo distreto de Bergomo, che Dio non volia, olsi né presumi andar per la parte né per occasione de parte a casa de alcuno popular, nì de nobel, nì de possente nì grande homo...

[17] Enrico Dandolo, Cron. Venexia, 1360-62 (venez.), pag. 266.19: li nobilli et populari di tute queste contrade et luogi...

[18] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 15, pag. 62.5: narrò, che 'l Signore di Pisa, ch'è uno popolaro, istà come uno Dio, e continuo gli stanno innanzi da trenta conti e cavaglieri...

[19] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 204.12: Li capitanii fuoro doi: per li nuobili fu capitanio Emilio Pavolo, per li populari fu capitanio Terenzio Varro.

[20] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 13, pag. 135.37: E facto quisto, li mayuri de quillo riamme universalemente e tutti li altri populari de tutte le citate de lo dicto riamme a quisto Thelefo, lo quale era stato duca, poy commo a re verace signore lloro e de tutto quillo riamme, per luoco de Hercules suo patre, fecerole homayo...

- [In quanto soldato non mercenario che combatte a piedi].

[21] Lett. fior., 1364, pag. 69.18: de' quali semilia pedoni fossono li dumilia de' più confidenti guelfi, et popolari veri, gli quali siano sofficienti per l[or]o medesmi d' armarsi, et di sostenere le spese...

- Fare popolare: fare entrare nel popolo (un nobile, con rif. all'appartenenza a un'Arte).

[22] Stat. fior., 1356/57 (Lancia, Ordinamenti), cap. 2, pag. 132.8: fare o di fare fare alcuno o alcuni de' grandi o della casa de' grandi e potenti, della cittade o del contado o distretto di Firenze, farlo popolare o popolari...

[23] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 52, vol. 2, pag. 519.21: il Comune lo ribandì, e fecelo suo popolare, e per via di diritta compera solennemente fattene le carte per ser Piero di ser Grifo notaio delle riformagioni, liene diè contanti fiorini VI.m.CC d' oro...

[24] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 19.14: ed essendo stati fatti popolari certi di loro doppo la cacciata del Duca d' Atene nel 1343...

[25] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 16, 124-135, pag. 483.6: Avvegna che col popul si rauni; cioè sì fatto populare...

- S.f.

[26] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 85.32: chè ciò ch'è oltraggio in una persona non è oltraggio in un'altra, chè più si conviene a una reina che a una populare, o a una semprice femina.

[27] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 43.2: tutte quelle cose si possono adoperare che dette sono nel parlare del popolare e della popolare...

[28] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 176, pag. 259.22: perçò ki plui conveni ad una regina ki ad una populari oi ad una simplichi fimina.

4.1 Locuz. nom. Popolare grasso: chi appartiene al popolo grasso (la parte della borghesia più ricca e potente).

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 3, vol. 3, pag. 296.13: gli artefici minuti, a ccui spiacea il reggimento stato de' XX e di popolari grassi...

[2] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 264.12: i grandi uomini di Siena ruppono il popolo minuto, ch' avea il reggimento, e insieme col grasso presono il reggimento, creando uno uficio di tredici uomini, diece de' grandi e tre popolarigrassi...

4.1.1 Popolare grosso.

[1] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 58.34: et imperciò li Giudici di Firenze che l'odiavano, et gli altri grossi popolari che n'aveano astio, dispuosero lui e 'l minuto Popolo, et la sua, et loro parte, et fu cacciato a romore fuor di Firenze...

4.2 Locuz. nom. Popolare minuto: chi appartiene al popolo minuto (piccoli commercianti e artigiani, lavoratori).

[1] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), II, cap. 3, pag. 31.19: Et in questo modo sono constretti i meni possenti, e i popolari minuti: ma i grandi et i più poderosi non vi sono tenuti. E però di ciò nascono le battaglie tra ' cittadini, e le discordie degli animi tra ' grandi e popolari.

4.3 [Gioco] Estens. [Negli scacchi:] pedone.

[1] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 1, pag. 65.2: Ristringendo le forme e gli offizii de' popolari, cominceremci dal primo popolare posto nella schiera, il quale pognamo dinanzi dal rocco, dal diritto lato del Re...

[2] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), IV, cap. 1, pag. 118.22: la terza è perché i popolari stanno dinanzi a' nobili, siccome si vede quando il tavoliere è pieno...

5 Sost. Plur. La grande massa delle persone, la gente comune.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 195.9: Neuno può essere grazioso se non dispregia quello che fa impazzare i popolarii. || Traduce vulgus (D'Agostino).

[2] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 1, ch., pag. 158.27: e delle stelle ch'hanno coma, e de l'asub, cioè de' vapori chiari che corrono per l'aria e dilungasi a modo di lancia, de' quali dicono i popolari che sono stelle che caggiono...

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 40, pag. 83.33: un terzo nuovo da Annibale in luogo d' Ippocrate mandato, di generazione Libifenicio Ipponiate, il quale i popolari chiamavano Mutine... || Cfr. Liv., XXV, 40, 5: «Muttinen populares uocabant».