POPOLAZZO s.m.

0.1 popolazo, popolazzo, populazu, populazzu, povolazo, pupulazzu; a: popolaço; f: popolatho.

0.2 Da popolo 1.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); F Soffredi del Grazia, 1275 (pist.); Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); a Lucano volg., 1330/1340 (prat.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. popolazzo minuto 1, 2.

0.6 N Non si separano gli ess. con rif. alla plebe dell'antica Roma da quelli con rif. al popolo medievale perché tale distinzione non sussisteva agli occhi degli scriventi dell'epoca.

0.7 1 La parte del popolo di livello più basso (con connotazione spregiativa). 1.1 Insieme dei soldati che combattono a piedi. Estens. Esercito. 2 Volgo, gente comune (con connotazione spregiativa).

0.8 Diego Dotto 02.05.2012.

1 La parte del popolo di livello più basso (con connotazione spregiativa).

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 5, vol. 1, pag. 176.1: non pertantu que jamay nullu homu di populazzu sustinni di guardari a lu theatru standu anti li senaturi. || Cfr. Val. Max., IV, 5, 1: «quisquam ex plebe».

[2] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. III [Phars., III, 46-70], pag. 39.31: però che sola la fame muove le cittadi, e la paura èe comperata quando i potenti notricano il popolo pigro; l'affamato popolaço non sae temere.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 36, vol. 1, pag. 656.23: E fatto questo, parendo al patriarca essere in vergognoso e non sicuro partito tra lle mani dello scondito popolazzo cui elli mattamente avea asaltato...

[4] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 578, pag. 205.37: Corso di messer Amerigo Donati con molti altri, li quali aveano in pregione loro amici e parenti, si ragunarono, e con molto popolazzo corsero alle Stinche...

- Popolazzo minuto.

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 3, vol. 3, pag. 297.25: ma com' era ordinato il tradimento, non fu lasciato più dire, ma a grido di popolo per certi scardassieri e popolazzo minuto...

[6] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 592, pag. 214.9: Il popolo, ingagliardito e cresciuto, ed il popolazzo minuto, tutti gridavano: «A casa i Bardi».

- [Da banalizzazione del testo di partenza].

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 63.19: 28. Et imperò ca tutti li altri ioki skittu per li lur nomi appari da undi su tratti, rasunivili cosa me pari di dimustrari et manifestari lu incumenzamentu di li ioki di lu pupulazzu, di la quali maynera di ioki la cannussenza non esti tantu vulgata. || Cfr. Val. Max., II, 4, 5:«saecularibus».

1.1 Insieme dei soldati che combattono a piedi. Estens. Esercito.

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 58, pag. 93.22: O misera gente, non vi vergognate voi, con così cattivi cavalieri di popolo, e con così misero popolazzo e uomini tutti poveri e brolli, di richiedere di battaglia i re e' baroni e tutta la gentilezza del mondo...

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 26, pag. 99.6: Ahi! vilissimo popolazzo, ove torni tu? Con quale merito di guiderdone rivolgi tu i tuoi passi verso le guardate bandiere?

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 22, terz. 35, vol. 1, pag. 251: E 'l valoroso Conte non fu pazzo; / ma l' uno, e l' altro subito sconfisse, / e mille uccise di quel popolazzo.

2 Volgo, gente comune (con connotazione spregiativa).

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 41, pag. 137.8: E di questa intendono gli uomini volgari. Unde dicie Boezio, nel secondo libro de la Consolazione: che la ventura non è niente, se non secondo l'uppinione e pensamento del popolazzo.

[2] F Soffredi del Grazia, 1275 (pist.): che la ventura non è neiente, se no secondo lo pensieri del popolatho. || Ciampi, Soffredi, p. 58.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 66.24: 34. Etiandeu lu cullegiu di li sunaturi di li chalamelli et di li flauti avi acustumatu di convertiri in sì li ochi di lu populazu... || Cfr. Val. Max., II, 5, 4: «vulgi oculos».

[4] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 501-10, pag. 132.1: Ma in ciò mi par che tu erri, e gravemente; primieramente in ciò che tu, lasciando il vero, seguiti l' opinione del popolazzo, il quale sempre più alle cose apparenti che alla verità di quelle dirizza gli occhi.

[5] Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), cap. 128, pag. 110.27: (47) E lli Farisei respose: «Zaside anche (48) alcuni di principi o di Farisei credè en ello? (49) Ma questo povolazo maledetto che no sa la leze».

- Popolazzo minuto.

[6] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 9, pag. 223.28: Nota quello che lla donna dice qui, che lietamente e non con vergogna si consente la cagione di sua sorte; cioè, che tale grado in Paradiso le sia asegnato nella spera di Venere, la qual cosa parrebbe forte al vulgo, cioè al popolazzo minuto, che non vede più che 'l senso li aministri, e non crede che sanza mala parte [al]la influenzia di tale pianeto si possa inclinare l'atto umano...