PRECIPITARE v.

0.1 precipita, precipitando, precipitanno, precipitante, precipitare, precipitarono, precipitati, precipitato, precipitava, precipiti, precipitò.

0.2 Lat. praecipitare (DELI 2 s.v. precipite).

0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Petrarca, Canzoniere, a. 1374.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

0.7 1 Cadere o far cadere violentemente da una notevole altezza. 1.1 Fig. Ridurre in una condizione di grave danno o di scadimento (anche pron.); andare rapidamente verso la rovina. 1.2 Spingere ad una det. azione, affrettare.

0.8 Sara Ravani 02.05.2012.

1 Cadere o far cadere violentemente da una notevole altezza.

[1] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 75, pag. 162.18: Di lui favoleggia Omero che egli fu precipitato dall'aere in terra; e questo non suona altro se non che 'l fuoco della saetta folgora cade dall'aere.

[2] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 169.31: ne la quale bocca [[scil. dell'inferno]] Marco Curtio acciò che la soa cità fosse liberata, per responso de li dii ad cavallo et armato dentro la bocca lui stesso precipitando saltao.

1.1 Fig. Ridurre in una condizione di grave danno o di scadimento (anche pron.); andare rapidamente verso la rovina.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 50.33, pag. 199: Tutto lo monno veio conquassato, / e precipitanno va en ruina...

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 21, vol. 1, pag. 166.36: Onde veggiamo, che l' uomo molto avaro si precipita come cieco in ogni abisso, e fossato di peccato, e di perdizione, non mirando nè a timore, nè ad amore di Dio, nè a vergogna, o pericolo di mondo.

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 5, 25-45, pag. 158.1: Li lussuriosi nel mondo sono precipitati in molti altri vizi e pericoli; per quello però convenientemente finge che di là sieno precipitati.

[4] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 8, pag. 61.14: Lo settimo è l'eccidia, la qual è madre delle frasche, matrigna de le vertù; questa è quella che l'omo forte fortissimamente precipita in del peccato.

[5] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ec 10, vol. 6, pag. 41.18: [12] Le parole della bocca del savio fanno l' uomo grazioso; e quelle degli stolti sì gli fanno precipitare.

1.2 Spingere ad una det. azione, affrettare.

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 214.11, pag. 275: Era un tenero fior nato in quel bosco / il giorno avanti, et la radice in parte / ch'appressar nol poteva anima sciolta: / ché v'eran di lacciuo' forme sì nove, / et tal piacer precipitava al corso, / che perder libertate ivi era in pregio.