PRECIPIZIO s.m.

0.1 precipicio, precipitio, precipitiu, precipizii, precipizio, presepìo; a: precipisii.

0.2 Lat. praecipitius (DELI 2 s.v. precipite).

0.3 Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.); Jacopo Alighieri, Io son la morte, a. 1349 (fior.).

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.7 1 Luogo scosceso o profondo avvallamento. 1.1 Fig. Grave avversità, condizione di rovina.

0.8 Sara Ravani 02.05.2012.

1 Luogo scosceso o profondo avvallamento.

[1] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 8, pag. 36.21: Al quale monasterio soprasta una grande ripa, e di sotto si dimostra uno grande precipizio.

[2] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 14, pag. 65.16: Et foru cussì territi subitamenti, chi non ricurdaru di mittiri manu a li armi, ma, vulendu fugiri lu periculu di la morti, si fugiru et muntaru supra di unu monti; chì di omni parti chi era grandi precipitiu, oy dirrupu, eceptu di lu introitu, dundi si salia a killu monti.

[3] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 2, pag. 78.19: ma li cavali quantunqua batui e sangonai mover no se poevam, e così temeam de tocar l' aigua como de çitarse in un mortar presepìo.

[4] Considerazioni stimmate, XIV ex. (tosc.), 2, pag. 240.1: uscendo un dì santo Francesco della cella in fervore di spirito e andando ivi assai presso a stare in orazione in una tomba d'un sasso cavato, dalla quale insino giù a terra è un grandissima altezza e orribile e pauroso precipizio, subitamente viene il demonio [[...]] e percuotelo per sospignerlo quindi giù.

[5] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), 2 Mc 13, vol. 8, pag. 634.6: [5] Onde era in quello medesimo luogo uno monticello d' ogni lato di cenere; guardando questo, era uno grande precipizio.

- [In similitudine].

[6] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 490.27: Io non andarò per precipitio e per sumitade agude, né algun de li çoveni serà preso, siando me guida over duse.

1.1 Fig. Grave avversità, condizione di rovina.

[1] Jacopo Alighieri, Io son la morte, a. 1349 (fior.), 89, pag. 98: Or dite quel che vuol vostro disio / E tutto el piacere che avete nel mondo / Per contentare el vostro corpo rio! / Sopra di voi portate sí gran pondo / Che vi traboccherà in precipizio, / Niente troverete esser giocondo.

[2] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 2, cap. 24, pag. 147.23: Altri per non raguardarlo vanno per diversi precipisii periculosi e dificili, de' quali sduceno in una valle oscurissima e profonda: questi sono seguitati dalla imprudensia, precipitassione, inconsederassione e incostansia...