POLSO s.m.

0.1 poço, polçera, polse, polsi, polso, polsora, polzo, ponso, pulczi, pulsi, pulsu, pulsura, pulzu, puolsi.

0.2 Lat. pulsus da pellere (DELI 2 s.v. polso).

0.3 Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.5 Nota il plur. polsora (polçera, pulsura).

Locuz. e fras. battere polsi 1; cercare il polso 1.3; minimo polso 1.2; perdere i polsi 1.1; polso vermicoloso 1; toccare del polso 1.3; toccare il polso 1.3.

0.7 1 Contrazione ritmica dei vasi sanguigni (in partic. delle arterie) indotta dal battito cardiaco avvertibile al tatto in determinate parti del corpo, da cui si desume lo stato di salute di qno (anche in contesti fig.). 1.1 Fras. Perdere i polsi: perdere in tutto o in parte la propria forza vitale. 1.2 Arteria o vena superficiale; generic., qualsiasi punto del corpo (in partic. le tempie, lo snodo tra mano e avambraccio, l'addome, ecc.) in cui sia avvertibile la contrazione ritmica dei vasi sanguigni indotta dal battito cardiaco. 1.3 La porzione dell'avambraccio posta alla base della mano, in quanto punto in cui è più facilmente avvertibile al tatto la contrazione ritmica delle arterie superficiali indotta dal battito cardiaco. 2 Fig. Forza morale, energia interiore. 2.1 Potere personale derivante dalla posizione sociale o dalla condizione economica.

0.8 Zeno Verlato 03.05.2012.

1 Contrazione ritmica dei vasi sanguigni (in partic. delle arterie) indotta dal battito cardiaco avvertibile al tatto in determinate parti del corpo, da cui si desume lo stato di salute di qno (anche in contesti fig.).

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 3, pag. 7.20: Per lo polso, che ti truovo buono, secondo c'hanno li uomini sani, certamente conosco che non hai male onde per ragione debbi morire.

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 2, pag. 45.3: E questo è verissimo che l'anima dà vita al corpo e àe spirito l'anima indel corpo. Unde lo polso è spirito dell'anima.

[3] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Rubriche, pag. 31.4: Capitol del polso. || Cfr. Bart. Anglico, [L. III, cap. 17]: «De pulsibus».

[4] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 12, pag. 97.16: alquna fiata quando la collera si purgha sì è l'orina ispessa e persa, e il polso lento...

[5] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 15, par. 3, pag. 373.5: Ancora se, mossa la creatura, la sente più in sul lato destro, e sse 'l polso di quella mano è più forte, sengnio era di maschio; e nel contradio, il contradio.

[6] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 40, pag. 167.7: Kistu Theòdoru standu ià mortu, kì avia ià pirdutu omni sentimentu da li pedi, a lu pectu sulamenti paria ki nchi avissi rumasu alcunu pulzu...

[7] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 106, pag. 423.9: la bella Isotta uscì di sè medesma, e cadde per lo gran duolo tramortita, e giace com'ella fosse al tutto morta; perchè non le si trovava nè polso nè alcuno sentimento di vita...

[8] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 5, pag. 93.2: il perfetto medico di fisica li [ms.: il] conviene sapere [[...]] la concordanza delle polsora, come quella della musica...

[9] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 8, pag. 147.13: sempre tenendo per lo braccio lo 'nfermo, la si fé chiamare, al quale ella venne incontanente: né prima nella camera entrò che 'l battimento del polso ritornò al giovane e, lei partita, cessò.

[10] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 22, pag. 186.13: vedilo chiaro che, quando l'uomo muore, perde il polso a' piedi, a le mani e a le parti istreme...

[11] A. Pucci, Apollonio, a. 1388 (fior.>tosc. or.-merid.), 3, ott. 4.6, pag. 29: subitamente sì fu tramortita / per lo gran freddo che in quel tempo era; / i medici cercân s'ella avea vita / per via di polso e per onni mainera...

[12] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 155, pag. 366.30: molti medici d' attorno, sentendo la sua morte, corsono a Firenze, e tali che, non che sapesseno medicina, non arebbon saputo trovare il polso alle gualchiere.

[13] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 103.2: Poi ch'io ti viddi, dolce signor mio, / sono acquetati e' polsi e 'l sangue trema, / e sento d'ora in hora venir scema / la vita mia...

- Battere polsi: essere in salute, in forze (in contesto fig.).

[14] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 7.65, pag. 204: Vero è che [[scil.: Firenze]] sempre stette in gran baratta / in fin che Fiesol poteo batter polsi; / ma poscia crebbe, come fu disfatta.

- Estens. Circolazione sanguigna.

[15] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 220.4, pag. 282: Onde tolse Amor l'oro, et di qual vena, / per far due treccie bionde? e 'n quali spine / colse le rose, e 'n qual piaggia le brine / tenere et fresche, et die' lor polso et lena?

- Locuz. nom. Polso vermicoloso: tipo di pulsazione arteriosa caratterizzata da un flusso sanguigno debole, paragonabile al muoversi di piccoli vermi.

[16] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. X, cap. 30, pag. 934.7: E 'l polso vermicoloso aviene quando la virtude perde ma non del tucto...

1.1 Fras. Perdere i polsi: perdere in tutto o in parte la propria forza vitale.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 13.63, vol. 1, pag. 214: fede portai al glorïoso offizio, / tanto ch'i' ne perde' li sonni e ' polsi.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIII (i), par. 43, pag. 612.38: dicendo costui sé averne perduti i polsi, possiamo intendere lui voler mostrare sé con sì assidua meditazione avere data opera alle bisogne del suo signore, che gli spiriti vitali [[...]] ne fossero indeboliti talvolta, e così essersi perduta la dimostrazione, la quale de' lor movimenti fanno ne' polsi.

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 132, pag. 293.4: Li priori udendo la detta novella, ritornò loro il polso che quasi aveano perduto...

1.2 Arteria o vena superficiale; generic., qualsiasi punto del corpo (in partic. le tempie, lo snodo tra mano e avambraccio, l'addome, ecc.) in cui sia avvertibile la contrazione ritmica dei vasi sanguigni indotta dal battito cardiaco.

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 16 parr. 7-10.14, pag. 66: e se io levo li occhi per guardare, / nel cor mi si comincia uno tremoto, / che fa de' polsi l'anima partire.

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 117.6, pag. 197: Eo sono sordo e muto ed orbo fatto / per uno acerbo amore che m'ha priso. / Ed a ragione 'l ve diraggio 'n atto: / ché sordo son quando li sono al viso, / e muto a lei parlare, e non batto / lingua né polso, sì sono conquiso...

[3] a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 76, pag. 32.12: Vaglono questi olei contra le febri acute e peracute unto sopra 'l fegato e lle polsora dele tempie e dele mani e lle piante di piedi, e molto spengono il calore.

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 16, pag. 130.6: Quando vidde suo fillio così ferito a morte [[...]] cadde più volte anzi che fusse al becco de la nave dov'era lo suo filliuolo. Quando 'l trovò, vidde che ancora li polsi battevano. || Cfr. Luc., Phars., III, 732: «spirantesque invenit artus».

[5] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 66.22: uno Visconte [[...]] fu morto per la sua moglie di duolo ch' egli ebbe perchè disavedutamente egli la magagniò un poco d' un coltello al polso della mano.

[6] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 67, pag. 449.32: con timida mano tentando sopra lo stomaco la distese, e quivi con debole movimento sentì i deboli polsi muoversi alquanto.

[7] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 106, pag. 423.28: e tutta volta, egli teneva l'una delle mani di Isotta, e quando amendue, tralle sue, stropicciandogliele sempre, e fregandole i polsi del braccio...

[8] Tommaso di Giunta, Conc. Am., XIV pm. (tosc.), son. 26.9, pag. 85: Così, regnando in su l'ilustri banchi, / vedràti chiaro sovra gli altri viri, / se 'n quella parte dov'i' parlo miri / colli tuo spirti vigorosi e franchi. / Questo a' tuo polsi fieno impiastri e bagni...

[9] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIII (i), par. 43, pag. 612.33: I polsi son quelle parti nel corpo nostro, nelle quali si comprendono le qualità de' movimenti del cuore, e in queste più e men correnti si dimostrano le virtù vitali, secondo che il cuore è più e meno oppresso da alcuna passione...

[10] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 328.5, pag. 407: Qual à già i nervi e i polsi e i penser'egri, / cui domestica febbre assalir deve, / tal mi sentia, non sappiend'io che leve / venisse 'l fin de' miei ben' non integri.

[11] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 35.64, pag. 304: Isprofondar si possa chi m'ascolta, / l'aier, la terra con sette pianeti, / che mi fanno star cheti / e' sensi, e' polsi et ogni mio parlare...

[12] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 283, pag. 303.21: E contra el dolore del cavo se fa cum le foie suò a muodo de uno empiastro e metese suxo el ponso de le tempie.

[13] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 1, 79-90, pag. 44.28: E perché l' arterie sono appiattate sotto le vene, però non si comprende lo moto dello spirito vitale, se non in quel luogo ove sono scoperte, e quelli luoghi si chiamano polsi.

[14] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 76, pag. 61.1: Pigla simenta di cannavu e falla bugliri cum oglu di auliva [[...]] et falla bugliri [[...]] et, factu, ungi cum lu supradictu oglu la testa di lu infirmu et tucti li pulczi di lu corpu...

[15] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 7, 40.8, pag. 95: E' medici ad andar non furon bolsi / e a Leon toccar la carne e ' polsi.

[16] Gl a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 46, pag. 420.6: Anche vale contro la deboleza della infertà, se in quello si ponga pane arrostito, e di quello pane mollificato s'unga la bocca [[...]] del patiente [[...]], e le vene pulsatili nel braccio, ciò è polsi...

- [In dittologia con vena].

[17] Giov. dell'Orto, Amore, XIII sm. (tosc.), 53, pag. 97: Non averò in oblio / qual'ài allo meo cor tenuta mena, / non ò polso, né vena / che del tormento suo non li sovegna.

[18] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 1.90, vol. 1, pag. 15: Vedi la bestia per cu' io mi volsi; / aiutami da lei, famoso saggio, / ch'ella mi fa tremar le vene e i polsi».

[19] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 114, pag. 448.19: Allora Tristano gli trae l'elmo e piglialo pegli capelli, e tiraselo dietro per fino al palagio, ch'era già notte scura. Ed essendo nella sala, lo cavaliere non batteva nè polsinè vena, e giaceva come corpo morto.

[20] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (i), par. 128, pag. 47.6: Triemano le vene e' polsi quando dal sangue abandonate sono; il che avviene quando il cuore ha paura, per ciò che allora tutto il sangue si ritrae a lui ad aiutarlo e riscaldarlo, e il rimanente di tutto l'altro corpo rimane vacuo di sangue...

[21] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 169.103, pag. 174: O secolo infilice, / virtù non è dove dé<e> star<e> virtute / e virtù segue chi non ha salute! / E questo viver più falso che vero / per conservare si prova d'ogn'erba, / ugnendo vene e polsi con le corde.

[22] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 10.12: Però vi dico che 'l gioco mi spiace / e al presente non ò polso o vena / che pensi di spinar cotal vassello...

- Minimo polso: parte del corpo in cui la pulsazione del sangue è a malapena avvertibile; fibra intima del corpo umano.

[23] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 2 parr. 1-10, pag. 8.2: lo spirito de la vita, lo quale dimora ne la secretissima camera de lo cuore, cominciò a tremare sì fortemente, che apparia ne li menimi polsi orribilmente...

[24] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 1, pag. 64.18: il cuore cominciò sì forte a tremare, che quasi quel tremore mi rispondea per li menomi polsi del corpo smisuratamente...

1.3 La porzione dell'avambraccio posta alla base della mano, in quanto punto in cui è più facilmente avvertibile al tatto la contrazione ritmica delle arterie superficiali indotta dal battito cardiaco.

[1] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 4, ott. 19.5, pag. 114: ciascun si procaccia / di confortarlo, e le sue forze morte, / ora i polsi fregando ed or la faccia / bagnandogli sovente, come accorte / persone, s'ingegnavan rivocare...

- Cercare il polso: comprimere le vene poste alla base della mano, sino ad avvertire la contrazione ritmica dovuta alla pressione del sangue.

[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 3, pag. 7.18: Allora si levò la Filosofia, e puosesi a sedere in su la sponda del mio letto, e cercommi il polso e molte parti del mio corpo...

[3] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 17.54, pag. 154: Nulla le giova, ch' ancor si risenta. / Bàlla'le intorno cantando e chiamando, / Ciercha'lle i polsi, fregando le braccia.

[4] Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-venez.), incipit, pag. 12.30: Et lo Re veççando che soa figlia non si sentiva ben, tostanamente mandoe per li miedeghi, li quali siando vengnudi, et çerchando lo ponso de quella, et tutte le altre parte del chorpo, non trovavano alghuna chagion per che ella fosse amalada.

[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 8, pag. 147.1: sedendosi appresso di lui un medico assai giovane ma in iscienza profondo molto e lui per lo braccio tenendo in quella parte dove essi cercano il polso...

[6] A. Pucci, Apollonio, a. 1388 (fior.>tosc. or.-merid.), 2, ott. 23.6, pag. 20: E lo re alor pe' medici manda, / perché de la figliola molto dolse; / e' fuôr venuti a far ciò che comanda / e tutti quanti li cercâr i polse, / e finalmente verun non cognosceva / il grave mal che la fanciulla avea.

- Toccare il polso.

[7] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 22, pag. 45.23: Il medico non può mostrare all'infermo per lettera, l'ora del mangiare, e' conviene, che sia presente, e toccargli il polso.

[8] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Aconzio, pag. 196.1: Questi forse ti strigne le mani [[...]]. Questi, mentre ch' egli ti tocca il polso, spesso per cotale cagione sì tocca le candide braccia, e tentati il disiato petto; e forse che baci ti porge.

[9] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 13, pag. 138.15: Vinendu multi medichi di li loki vichini, congregati insembla e tuccandu lu pulzu, canuscheru ki lu piscupu si era jn fini di morti.

[10] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 5, vol. 2, pag. 48.16: Ca issu cuvertamenti tinendu lu brazu di lu juvini et tuccanduli lu pulsu et quandu Straconites intrava la camara et quandu se ndi partia, truvau que modu avia lu pulsu plù citatu et plù scumossu et modu lu avia plù remissu. || Cfr. Val. Max., [V], [7], [Ext. 1]: «intrante enim Stratonice et rursus abeunte brachium adulescentis dissimulanter adprehendendo modo vegetiore modo languidiore pulsu venarum conperit cuius morbi aeger esset...».

- Toccare del polso: esame del ritmo cardiaco mediante compressione delle arterie superficiali, in partic. di quelle alla base della mano.

[11] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, cap. 6, pag. 233.9: Lo padre del quale, chiamato Massimo, mandò cercando per diversi medici per sovvenire a quella infermitade, se fare si potesse. E venuti li medici delle contrade, al toccare del polso conobbero e dissero che tosto doveva morire.

[12] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 12, pag. 234.7: E vegnui li megi de le contrâ, a lo tocar de lo poço conosen e disen che tosto devea finì'.

1.3.1 [Senza rif. alla pulsazione del sangue].

[1] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 32, pag. 511.8: Maumetto [[...]] rimutò il batesimo e fecie che si lavavano i polsi choll'acqua [[...]] e altre chose assai contro a nostra fé cristiana...

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 178, pag. 445.25: Elle non hanno, se non a tòrre le brache, e hanno tolto tutto; elle sono sì piccole che agevolmente verrebbe loro fatto, però ch' egli hanno messo il culo in uno calcetto; e al polso danno un braccio di panno...

- [Rif. a un animale].

[3] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 149, pag. 289.20: Ad c. pauroso et pig(ro) cocilo a (m)m(od)o d(e) i(n)flato a rota et facci li cruci et li pu(n)ti i(n) ille; et semeglia(n)te lo fa i(n) de le rine et i(n) quact(r)o pulsura...

2 Fig. Forza morale, energia interiore.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 76, vol. 2, pag. 396.12: Giovanni da Oleggio della casa de' Visconti di Milano [[...]] avea dicapitati oltre a cinquanta de' maggiori e de' migliori cittadini della terra [[...]], e dell'altro popolo n'avea morti e cacciati tanti, che pochi n'avea lasciati che avessono polso o forma d'uomo, con averli munti e premuti infino alle sangui...

2.1 Potere personale derivante dalla posizione sociale o dalla condizione economica.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 34, vol. 1, pag. 654.28: [[i Pisani]] nella città arsono molte case di cittadini, e i più franchi e chi avea alcuno polso cacciarono fuori della terra, e ' miseri che dentro vi lasciarono strinsono sotto gravi servaggi della loro vita...

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, introduzione, pag. 18.26: Per le quali cose, e qui e fuori di qui e in casa mi sembra star male, e tanto più ancora quanto egli mi pare che niuna persona, la quale abbia alcun polso e dove possa andare, come noi abbiamo, ci sia rimasa altri che noi.

[3] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 124, pag. 48.2: tutti i Guelfi che avevano polzo si mossono colle mogli con gli figliuoli e con quello arnese che ne poterono portare, e se n'andarono a Lucca.

2.1.1 Autorevolezza, fermezza di comando.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 51, vol. 2, pag. 357.11: Per lo poco polso, e per la poca forza e vigore ch'avieno le parti che governavano l'isola di Cicilia, loro guerre erano inferme e tediose...

[u.r. 09.06.2021]