0.1 poltroneria.
0.2 Da poltrone.
0.3 Boccaccio, Decameron, c. 1370: 1.
0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Decameron, c. 1370.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Condizione di chi vive senza lavorare, in modo parassitario. 2 Propensione a venir meno al proprio dovere o a evitare di affrontare rischi; codardia, viltà.
0.8 Zeno Verlato 03.05.2012.
1 Condizione di chi vive senza lavorare, in modo parassitario.
[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 7, pag. 225.14: Chi non sa che senza denari la poltroneria non può durare? Se tu ne' tuoi diletti spenderai i denari, il frate non potrà poltroneggiar nell'Ordine...
2 Propensione a venir meno al proprio dovere o a evitare di affrontare rischi; codardia, viltà.
[1] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 13, pag. 101.15: [[i poveri]] diventano per bisogno ladri [[...]], il loro senno niente vale ed è riputato mattezza, loro fortezza è detta poltroneria, loro prodezza è tenuta viltà...