POLTRONIERE s.m.

0.1 poltroniere, poltronieri.

0.2 Da poltrone.

0.3 Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Chi vive di espedienti, truffando il prossimo. 1.1 [Come epiteto ingiurioso].

0.8 Zeno Verlato 03.05.2012.

1 Chi vive di espedienti, truffando il prossimo.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 87, pag. 200.25: Nostro Signore vi doni ciattiva giornea; un poltroniere venuto in tal magione, e tiensi esser gran maestro di musica, e le sue parlanze sono più da rubaldi che votono li giardini, che da quelli che debbon dare esempli e dottrine...

1.1 [Come epiteto ingiurioso].

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 143.6, pag. 60: Cesare [[...]] / con grand' ardir parlò, intalentato / di volerli lasciar ben voluntieri: / «Fortuna mena 'l prence a grande stato, / l'arme mettete giù, vi· poltronieri: / vostr' arme troveranno conduttore, / non siete degni d'aver grand' onore».

[2] A. Pucci, Gismirante, a. 1388 (fior.), II, ott. 21.3, pag. 188: Trovò a mezza iscala un cavaliere, / e 'n caritá, per Dio, gli fe' domando; / ed e' gli disse: - Sozzo poltroniere! / come va' tu in tal modo gaglioffando?...