POLTRUCCIO s.m.

0.1 poltrucci, poltruccio.

0.2 Da poltro.

0.3 Palladio volg., XIV pm. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Palladio volg., XIV pm. (tosc.); Diatessaron, a. 1373 (fior.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Zool.] Giovane esemplare di cavallo o di asino, puledro.

0.8 Zeno Verlato 03.05.2012.

1 [Zool.] Giovane esemplare di cavallo o di asino, puledro.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 25, pag. 169.8: Ne' polli de' cavalli si voglion guardare i segni, che mostrino buona stificanza di loro, secondo la loro etade; e quel ch'io comandai guardar ne' padri, e nelle madri: daranne ammaestramento l'allegrezza, chiarezza, leggerezza del poltruccio. Agual si voglion domare e' poltrucci, passato 'l tempo d'etade di due anni.

[2] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 117, pag. 291.24: Quegli allora gli lasciarono fare. E i discepoli menarono l' asina e 'l poltruccio a Gesł e puosero le vestimenta loro sopra loro e fecervi sedere su Gesł.

[3] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 9, cap. 59, vol. 3, pag. 101.24: non si deono rimuovere i poltrucci dalla madre innanzi l'anno, e l'anno seguente si lascino la notte dormir con con esse...