PÓRPORA s.f.

0.1 polpor, polpore, porpara, porpor, porpora, porpore, pórpore, porpori, porpre, pulpora, purpora, purpura, purpuri.

0.2 Lat. purpura (DELI 2 s.v. porpora).

0.3 Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Doc. sen., 1294 (2); a Lucidario pis., XIII ex.; Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); IV Catilinaria volg., 1313 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); a Stat. lucch., 1376.

In testi sett.: Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.); Doc. imol., 1260; Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; a Legg. s. Maria Egiz., 1384 (pav.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.); Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. arte di porpora 2; essere nato in porpora 2.4.

0.7 1 [Zool.] Varietà di mollusco gasteropode marino diffuso nel Mediterraneo (in partic. Murex brandaris), da cui si ricava un pigmento utilizzato fin dall'antichità per la tintura dei tessuti. Dalla sua conchiglia si ricavava una polvere medicinale. 2 Pigmento di colore rosso violaceo, utilizzato principalmente per la tintura dei tessuti, estratto dalla ghiandola di alcune specie di molluschi marini (in partic. Murex brandaris). 2.1 Colore rosso portante al viola o ad altra tonalità vivace. 2.2 Sinedd. Stoffa o filato tinti nella porpora. 2.3 Indumento (gen., una veste o un mantello) fatto di un tessuto o un filato tinti nella porpora. 2.4 Veste o manto simbolo di alta dignità pubblica (in partic. del potere imperiale) o religiosa.

0.8 Zeno Verlato 03.05.2012.

1 [Zool.] Varietà di mollusco gasteropode marino diffuso nel Mediterraneo (in partic. Murex brandaris), da cui si ricava un pigmento utilizzato fin dall'antichità per la tintura dei tessuti. Dalla sua conchiglia si ricavava una polvere medicinale.

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 18, pag. 422.1: Queste mieseme vertù se truova in tuti i corpi che ha covertura dura, como è [[...]] le cape [[..]], quando el se brusa le suò coverture. Ma la covertura de le ostrege è più vertuosa cha tute le altre. Drio queste è una spetia, la qualle se chiama cobroc, drio a queste un'altra, dita porfira - altri la chiama purpura -.

2 Pigmento di colore rosso violaceo, utilizzato principalmente per la tintura dei tessuti, estratto dalla ghiandola di alcune specie di molluschi marini (in partic. Murex brandaris).

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 9, pag. 116.7: Vennevi quelli d'Asia e di Troia la vecchia: elli vi venne di Damasco e di Giadre e di Gentico e di Suría e de la città dove si fa la buona porpore.

[2] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 27.4, pag. 13: Havi una pietra c'ha nnom Grisopasso, / color di porro, e son d'oro gottati. / Di dir le sue vertute i' mi ne passo; / son a color di polpor simigliati.

[3] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 175, pag. 873.23: Tiria è quella contrada donde viene la porpore.

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 4, pag. 117.32: Ed esso Enea aveva una spada la cui vagina era di diaspro splendido e chiaro, ed il suo vestimento mandato dalli omeri risplendeva di tiria purpura...

[5] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 123.2: Hoc occipus, tis id est la gavaroçça. Hoc ostrum, stri, hec purpura id est la porpore.

- Arte di porpora: mestiere di chi commercia il pigmento ricavato dalla porpora.

[6] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 20, pag. 117.26: parlammo con molte donne che v' erano congregate, fralle quali era una donna ch' avea nome Lidia, ed era della città di Tiatira, e facea arte di porpora.

2.1 Colore rosso portante al viola o ad altra tonalità vivace.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 240, pag. 268.20: Qui de' essere la figura de l'amore pinta sì ch'el sia garzone nudo, cieco, cum due ale su le spalle e cum un turcascio a la centura, entrambi di color di porpora...

[2] Doc. sen., 1294 (2), pag. 411.20: X stanforti d' Araço, che ne sono li cinq(u)e chappa di cielo (e) li tre verboli a vermeglio (e) l' un(o) moreo a diliverde (e) l' un(o) porpore a vermiglio...

[3] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 26, pag. 119.10: Fenice è un uccello il quale è in Arabia [[...]]. E ha la testa due creste [[...]], e le penne del collo sono molto rilucenti come di paone; dalle spalle infino alla coda ha colore di porpora, e la coda è di colore di rose...

[4] a Lucidario pis., XIII ex., pag. 57.35: intorno del sole apparve uno cerchio che senbrava oro et porpore...

[5] Libro pietre preziose, XIV in. (fior.), pag. 326.3: In India nasce una pietra ch' à nome chelonyte, la qual è di colore di porpora e di variato colore, et è molto piacente a vedere...

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 131.19: Lo petto percosso trasse sottile rossore [[...]] sì come l'uva non ancora matura, con isvariati racimoli suole menare rossore di porpora.

[7] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 489.7: La fiola de Niso, la qual involà li cavelli de porpora al pare...

[8] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 20, ch., pag. 209.8: e ragunansi le parti dell'aiere per lo freddo della nocte, e allotta aparisce ne l'aiere diverso colore [[...]]. E quelli colori che più appariscono sono colori di porpora, e il colore del fuoco e il lume della luna e delle stelle pende in bianchezza.

[9] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 22, pag. 28.8: La camomilla che ha el fiore de porpora ha maore operacion in la pria a farla urinare che no ha le altre do specie dite...

[10] Lucidario ver., XIV, I, pag. 67.10: intorno del sole aparé uno circolo d'oro e de porpore, e così parea e senblava ala gente che guardaveno...

2.2 Sinedd. Stoffa o filato tinti nella porpora.

[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1169, pag. 66: Lo Dives ave molt aver / Mai pur a ssi lo vols gauder [[...]]. / Molt ave rica vestimenta, / Sì como dise la legenda, / Porpora e bisso natural<e> / Qe ben parea enperïal...

[2] Cielo d'Alcamo, Contrasto, 1231/50 (sic.>tosc.), 117, pag. 183: «Di tanno 'namoràstiti, [tu] Iuda lo traìto, / como se fosse porpore, iscarlato o sciamito?...

[3] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 124.1: Plato [[...]]era molto ricco, sì che un altro filosafo, ch'avea nome Diogene, venne a lui e trovò grandi letta ne la camera sua. No li parlò se non che co li piedi fangosi abatteo il letto, calpitando coltri di porpora...

[4] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 5, pag. 440.20: Egli tolse uomeni per moglie, ed egli medesimo da uomo per moglie fue tolto: e fue ancora di tanta lussuria sanza freno, che colle reti dell' oro pescò, che con funi di porpore si traevano...

[5] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 191.28: Questo Dyoclician [[...]] imprima mente le gemme ale veste e ale calciamente comandà che fosse messe, conzò fosse che tuti li principi da li in driedo usasse de sola purpura...

[6] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 243, pag. 265: eo l' adobaroe al so conma[n]damento / de samiti e de pórpore, scarlati e morei, / de tuti gi bon drapi qui' ke serà plu bei...

[7] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 11, pag. 745.22: Allora due resplendienti veste d'oro e di porpori tolse Enea, le quali a colui Dido di Sidonia, ammaestrata delle fatiche, colle sue mani avea fatte e dipinte con sottile oro.

[8] Stat. pis., 1318-21, cap. 56, pag. 1114.7: E di ciascuna pessa di porpore, per parte den. II.

[9] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 14, pag. 91.19: Ella vestì primamente suo corpo d'uno riccho soctano di porpara rinverghato d'oro, minutamente lavorato, fodarato di bianco armellino.

[10] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, 8.18, pag. 103: E sapete trovar sotto qual onda / Il color rosso di conchigli eletto, / Che le porpore tigne, si nasconda.

[11] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 13, pag. 279.17: Ancora ène un'altra coquilla in mare la quale àne nome murriche, et più gente la chiamano arstro, perciò che quando l'uomo l'àne taglata torno di lei sì n'esce lagrime di che l'uomo tinge la porpore...

[12] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. V (i), par. 92, pag. 302.31: prepararono una grande armata navale, ornata con vele di porpore e con altri assai arredi preziosissimi...

[13] a Stat. lucch., 1376, L. IV, cap. 25, pag. 141.3: qualunqua mercadante vorrà far fare polpore cigattoni sciamiti in tela di accia o di filo o filugello, si veramente che di larghessa siano braccia du lo meno colli cordoni [[...]], et sia la tela di accia o di filo o filugello tucte cotte...

[14] San Brendano ven., XIV, pag. 208.27: ele iera plu bele da veder quele so ovre che non è le porpore nì li frisi anpli lavor(ad)i de molte sede ad oro e con perle e con piere preziose.

[15] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), cap. 37, pag. 74.32: El iacincto, la porpora, el paonazo, el rosato, la seta diventano putride nel fango.

- [Rif. a un paramento].

[16] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 5, pag. 86.5: Eneas prindia diversi vaxelli plini di vinu et spandiali supra la terra, similimenti di lacti friscu et di sangui sacratu; et ginuchavasi supra li purpuri, li quali eranu stisi dananti lu mulimentu...

2.2.1 [Rif. a un tessuto di altro colore].

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 137, pag. 197.27: Suo scudo era tutto d'oro senz'altro colore, coverto d'una porpore d'oro nera che risprendea contra lo sole.

[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 7, ott. 72.7, pag. 478: e poi in loco a poche manifesto, / di fontano liquore il dilicato / corpo lavossi, e poi, fornito questo, / di bianchissima porpora vestissi, / e' biondi crin dalli veli scoprissi.

[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 29, 121-132, pag. 719.12: Di purpura vestite; cioè di purpura bianca, che significa mondessa e purità...

2.3 Indumento (gen., una veste o un mantello) fatto di un tessuto o un filato tinti nella porpora. || Per la bellezza e l'alto valore economico, segnalava l'alto rango sociale o la ricchezza di chi lo indossava.

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 15, pag. 122.4: Uno homo era ricco et vestivasi di porpora et di bisso et mangiava continuamente splendidamente.

[2] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 57, pag. 21: Le dompne dellu templu essa volea servire, / et sempre deiunare con velliare e non dormire, / né vairo né purpura mai no volea vestire.

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 12.291, pag. 136: Quaxi dixoto agni avea, / monto bellixima parea: / dentro vestia celicio, / de fora porpora e naxicio.

[4] IV Catilinaria volg., 1313 (fior.), pag. 52.15: e questo Gabino vestito di porpore...

[5] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 936, pag. 386, col. 1: Lu emperadore iratu / allora à commandatu / che lli foxe spogliata / la purpura frisciata, / e fecela legare...

[6] Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 19, pag. 88.22: Chi adunque si veste di porpora, o di panno bianco, e molto prezioso e delicato, pare che rappresenti la illusione di Cristo...

[7] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De lo discreto vestire, vol. 1, pag. 217.2: Che se desmesura no fosse sì grande peccao, lo n(ost)ro Segnor no parlereyva sì durame(n)ti qua(n)do Ello parla de lo richo, chi vestìa la porpora...

[8] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 62, pag. 692.22: Era luogo dove i poeti si vestiano le porpore e le maschere e spogliavano, sì come la sagristia de' preti.

[9] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 108, pag. 284.10: Alcuno uomo era ricco, il quale si vestiva di porpore e di bisso e continuamente stava in grandi mangiari dilicati...

[10] a Legg. s. Maria Egiz., 1384 (pav.), 942, pag. 27: [[scil.: il mantello di panno rozzo]] molto ge parì asspero et grosso / perçoch'ela no era uxa de niente / portà' cotaye vestimente, / ma portava, como e' v'ò digio, / porpore e cenday e samito.

2.4 Veste o manto simbolo di alta dignità pubblica (in partic. del potere imperiale) o religiosa.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 96.16: Regnao lo predicto Nimma Pompilio anni .xlj.. E po esso regnao Tullio Hostilio, lo quale primo da li romani fo vestuto de purpura.

[2] Doc. imol., 1260, pag. 685.18: Bofigliuolo da Taviano de Bacalia ne de dare s. XLIJ bon. a dì XII itrante febraio: ave pegno una pianala di porpore da prete...

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 29.131, vol. 2, pag. 509: Da la sinistra quattro facean festa, / in porpore vestite...

[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 29, pag. 521.6: e perciò dice, ch' erano vestite in porpora, ch' è abito di signore che governi per legge il suo regno.

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 30.11: in quillu iornu, in lu quali tu vestisti la purpura et sedisti in la sella de lu auru...

[6] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), II, cap. 1, pag. 9.3: Il Re prese così forma, che dal principio e' fue posto in sedia vestito di porpora, lo quale è vestimento regale...

[7] Gl Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 16, pag. 165.26: Che viene a dire 'porpora'? 'Porpora' era uno vestimento reale che altro che ' re non la vestivano, o a cui dessono licenzia che la vestisse.

- [Rif. al mantello fatto indossare in segno di scherno a Cristo, durante la Passione].

[8] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1559, pag. 59, col. 1: Suso lo co sí ge l'án metuda. / Illi la meten de tal virtú / Ke 'l sangue fora g'è insú. / E d'una porpora l'án vestio / A ço ke 'l fiça ben screnio.

[9] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura rubra, 74, pag. 135: A moho 'd rex lo vestin, lo fio de la regina, / De precïosa porpora, de quella vesta fina, / De schernie ke ge 'n fiva a quella zent mastina; / E po ge fen corona d'angustïosa spina.

[10] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 46.18, pag. 102: Un vegnerdè matina / de polpore lo vestino, / per posserlo schernire / a la soa voluntade.

- Fras. Essere nato in porpora: essere di nobili natali.

[11] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 168, S. Caterina, vol. 3, pag. 1492.15: Io sono Caterina figliuola del re Costo, la quale avvegnadio ch'io sia nata in porpora e ammaestrata de l'arti liberali convonevolemente, ma io abbo spregiato tutte queste cose...

[12] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 168, S. Caterina, vol. 3, pag. 1502.3: "Io sono Caterina, figliuola del re Costo; avvegna che sia nata in porpore, ammaestrata sono de l'arti liberali".

2.4.1 Fig. Potere supremo; in partic., potere imperiale.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 31, pag. 478.18: uno chiamato Carausio [[...]] pigliò la porpore, e prese Brettagna.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 32, pag. 485.17: Ma da Massimiano Erculeo suo suocero mosso per esemplo, che un' altra volta posta giù la porpore, in danno della repubblica non la riprendesse, essendo privato comandò che fosse morto...

2.4.1.1 [Rif. a un corpo celeste:] gloria, onore. || I contesti derivano da un aforisma attribuito al filosofo stoico Secondo (ma rif. già a Epitteto), in una disputa coll'imperatore Adriano: «Quid est Luna: celi purpurea [variante: purpura], solis emula [...] signum solempnitatum» (cfr. Vita Secundi Atheniensis Philosophi, par. 10).

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 216.1: «Che è la luna?» «La luna è porpore del cielo, contraria del sole, nemica de' malfattori, consolamento de' viandanti, dirizzamento de' navicanti, segno di solennità...

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 34, pag. 237.9: La luna è porpore del cielo, contraria del sole, nemica de' mafattori, consolazione de' viandanti, dirizzamento de' navicanti, segno di solennità...

[u.r. 12.12.2017]