PORPORIGNO agg.

0.1 porporigne, porporigni, porporigno.

0.2 Da porpora.

0.3 Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Del colore rosso violaceo tipico del pigmento per tessuti estratto da alcuni molluschi marini (in partic. da Murex brandaris).

0.8 Zeno Verlato 03.05.2012.

1 Del colore rosso violaceo tipico del pigmento per tessuti estratto da alcuni molluschi marini (in partic. da Murex brandaris).

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 246.1, pag. 272: Lo porporigno colore de l'ale / segna che 'l ditto guai sia passione / di tormenti e di dolor mortale, / ché pur di porpora è 'l color penale.

[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 41, pag. 61.28: La fenice si è uno ucello con una cresta presso al collo, e con penne porporigne, e la coda sua si ae colore di cera e di rose...

[3] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 116.3: Quella che è ismorta, tocchi lo suo corpo con verghe porporigne, e la nera ricorra a l'aiuto del pesce Fario. || Cfr. Ov., Ars am., [III], [269]: «Pallida purpureis spargat sua corpora virgis». Si tratta di bastoncini cosmetici di talco ammorbidito con un olio, in cui è mescolata una sostanza colorante tra il rosso e il violetto (forse l'estratto di fiori di cartamo).