PULMENTO s.m.

0.1 polmento, pulmente, pulmenti, pulmento.

0.2 Lat. pulmentum (DEI s.v. polmento).

0.3 Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.); Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.).

0.7 1 Vivanda da mangiare col pane, companatico. 1.1 Quantità di cibo sufficiente per un pranzo; ciò che serve per sfamarsi. 2 [Gastr.] Pappa o polenta di farina di cereali cotta in acqua, sorta di polenta.

0.8 Zeno Verlato 03.05.2012.

1 Vivanda da mangiare col pane, companatico.

[1] Stat. cass., XIV, pag. 88.13: Noy credemu bastare alli fratri a mangiare continuamente, tanto si manducane due fiate quante una fiata, tutti li mesi due pulmente cocte p(er) diverse i(n)firmitate, czoè che p(er) ventura che quillo che no(n) potisse manducare de uno se pocze recreare de l'artro.

[2] Stat. cass., XIV, pag. 88.19: Inp(er)czò due pulmente cocte bastan ad tutti li fratri, et si fosserene poma, voy altri fructi, sia dato (et) lu terczo. [[...]] De lu pane basta una libra p(ro)pensa...

[3] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ger 37, vol. 7, pag. 195.16: [20] E comandò lo re Sedecia, che Ieremia fusse dato all' antiporto della carcere, e fusseli dato una torta di pane ogni giorno al continuo senza alcuno polmento, cioè dalla cucina, insino a tanto che si consumassono tutti li pani della città...

1.1 Quantità di cibo sufficiente per un pranzo; ciò che serve per sfamarsi.

[1] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 132.7, pag. 438: Iesù li sguarda, e disse 'l re 'nfinito: / - Püeri, avete vo' pulmento nulla? - / Risposer: - No. - Ciascuno 'l capo crulla.

2 [Gastr.] Pappa o polenta di farina di cereali cotta in acqua, sorta di polenta.

[1] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 57, pag. 35.22: e in tanto con astinenza [[scil.: gli antichi]] erano attenti che appo loro era più continuo l'uso del pulmento che quello del pane, e però ne' loro sacrificii usavano uno pulmento che si chiamava «mola» (gl. f) e era facta di farre e di sale.

- Estens. Vivanda ottenuta dalla mescolanza di più ingredienti.

[2] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 57, gl. g, pag. 36.3: Pulmento è ogni mangiare che mescolatamente si fa di più cose. || La genericità della definizione data dal chiosatore è probabilmente solo apparente; sembra lecito interpretare come: 'mescolanza (di acqua) e altri ingredienti (solubili, come ad es. i diversi tipi di farina)'.