GAUGIO s.m.

0.1 gagiu, gaugio, gaulgio.

0.2 Da gaudio, con influsso del prov. gaug.

0.3 Re Enzo, S'eo trovasse, a. 1272 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Re Enzo, S'eo trovasse, a. 1272 (tosc.); Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.).

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.).

0.5 Locuz. e fras. stare in gaugio 1.

0.6 N Voce redatta per il progetto «L'affettività lirica romanza» (Prin 2008, LirIO).

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Felicità, serenità. 2 Felicità eterna, stato di grazia e di benessere spirituale dato dall'unione con Dio dopo la morte.

0.8 Marco Paciucci 03.05.2012.

1 Felicità, serenità.

[1] Re Enzo, S'eo trovasse, a. 1272 (tosc.), 41, pag. 158: non pò mai campare / omo che vive 'n pene, / né gaugio no 'l s'avene, / né pensamento ha ca di ben s'aprenda.

[2] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 3, pag. 260.4: Lo rei ebbe a meravillia grande gaugio dela natività di lui, e appellavano lo fantino Iosaphas.

- Stare in gaugio: godere di benessere fisico o spirituale, essere allegro, felice.

[3] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 5, pag. 264.16: «Bene sappi, messere, che in cutale mainiera non posso stare in gaugio, se non in trestitia e tribulatione e gravessa, e lo mangiare e lo bere mi sembra amaro.

2 Felicità eterna, stato di grazia e di benessere spirituale dato dall'unione con Dio dopo la morte.

[1] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 8, pag. 270.35: e dunqua andrano quelli che ben feno coli angeli in gaugio durabile, e quelli che male farano in fuoco durabile.

[2] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 836, pag. 385, col. 1: danci lu sancto signo / de quillo dolce ligno, / [...] dove Christo posto foce, / che pella nostra morte / ce ópera le porte / dellu santo paraviso, / dov'è gagiu e riso.