GIOIVO agg.

0.1 gioiva, gioive, gioivo, gioyvo.

0.2 Da gioire.

0.3 Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.).

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII (napol.).

0.6 N Voce redatta per il progetto «L'affettività lirica romanza» (Prin 2008, LirIO).

0.7 1 Felice, che prova una grande gioia o una sensazione di benessere. 1.1 Che suscita gioia e benessere.

0.8 Marco Paciucci 03.05.2012.

1 Felice, che prova una grande gioia o una sensazione di benessere.

[1] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), ball. 10.23, pag. 231: O vita vital per cui ëo vivo, / for cui vivendo moro e vivo a morte, / e gaudio per cui gaudo e son gioivo.

[2] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 111, pag. 566: Lo vomico est utile de quisto tiempo estivo, / cha, purgando lo stomaco da humore nocivo, / lo homo face vivire sano, leto e gioyvo.

1.1 Che suscita gioia e benessere.

[1] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), 31.1, pag. 93: Tuttor ch'eo dirò «Gioi», gioiva cosa, / intenderete che di voi favello.

[2] f Lasso taupino, XIII sm. (tosc.), L 105.66: e ttoccar non già poco / solea di coze me molto gradive, / e or le più gioive, / ch' eo toccar possa, son ferri e catene. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.