MITILENČO agg.

0.1 mitileneo.

0.2 Lat. Mytilenaeus.

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1 (congettura editoriale); f Agostino da Scarperia (?), Cittą di Dio, a. 1390 (tosc.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

L'att. in Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.) č con ogni probabilitą una congettura editoriale non segnalata dal Tassi; il ms. di base presenta infatti un fraintendimento nella traduzione, che diventa «Et Lamedon ebbe Siria, k'č provincia a quelle allato di sopra; et Micileno ebbe Cilycia; et Phylota et Pilo ebbero Ilirios», cfr. nel corpus DiVo Bono Giamboni, Orosio volg. (ed. Matasci), a. 1292 (fior.), L. III, cap. 12, c. 35r.18.

0.7 1 Che č originario della cittą di Mitilene, nell'isola di Lesbo

0.8 Giulio Vaccaro 03.05.2012.

1 Che č originario della cittą di Mitilene, nell'isola di Lesbo.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 23, pag. 181.6: e Laomedon Mitileneo ebbe Siria, ch' ee provincia allato a quella di sopra. Filota ebbe Cilicia; e Filo ebbe Illirios...

[2] f Agostino da Scarperia (?), Cittą di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XVIII, cap. 25, vol. 7, pag. 164.19: In quel tempo si dice che fu Pittaco Mitileneo, un altro delli sette Sapienti. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[u.r. 08.10.2014]