POGGIA s.f.

0.1 poggia, pogia, pozia.

0.2 Lat. tardo podia (DELI 2 s.v. poggia).

0.3 Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.); Dante, Commedia, a. 1321; Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.).

In testi sett.: San Brendano ven., XIV.

0.5 Locuz. e fras. alternar poggia con orza 2; a poggia e a orza 2.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Mar.] Corda fissata all'antenna di una nave, che permette di tendere la vela latina dalla parte opposta a quella da cui soffia il vento 2 Estens. Il lato di una nave opposto a quello da cui soffia il vento (anche in contrapposizione con orza, per indicare i due fianchi di una nave).

0.8 Maria Fortunato 03.05.2012.

1 [Mar.] Corda fissata all'antenna di una nave, che permette di tendere la vela latina dalla parte opposta a quella da cui soffia il vento.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7, 9.54, vol. 3, pag. 125: Et aggi buono orciero, / palombaro e gabbiero, / sostaro et an prodieri, / pedotte e themonieri, / e sien tutti ben presti / tirar la poggia questi.

[2] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 32, 109-123, pag. 794.26: poggia è una fune che tiene l'uno capo de l'antenna che tiene la vela pendente...

[3] San Brendano ven., XIV, pag. 150.23: "Meté li remi in nave e logé ben la vela e lo alboro e algun de vui vada a pope e tegna ben lo gropo de la pozia e toia uno cavo e meta a la colona".

2 Estens. Il lato di una nave opposto a quello da cui soffia il vento (anche in contrapposizione con orza, per indicare i due fianchi di una nave).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 32.117, vol. 2, pag. 562: ond' el piegò come nave in fortuna, / vinta da l'onda, or da poggia, or da orza.

[2] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 32, 109-123, pag. 794.28: e per questa poggia dà ad intendere lo lato destro de la nave...

[3] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 43.7: Però stendi la vela e in mar ti caccia, / tanto che vedi l'aere chiaro e mondo; / volta la poggia al pelago profondo / e cancerai lo scoglio che t'inpaccia.

- Locuz. avv. A poggia e a orza: da entrambe le parti, da entrambi i lati.

[4] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 5.72, pag. 59: Li primi per l'arena vanno a corsa, / partiti a schiera per quel fuoc'ardente, / tenendo l'un a pogia et l'altro ad orsa.

- Fras. Alternar poggia con orza: volgersi da una parte e dall'altra.

[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 180.5, pag. 236: Po, ben puo' tu portartene la scorza / di me con tue possenti et rapide onde, / ma lo spirto ch'iv'entro si nasconde / non cura né di tua né d'altrui forza; / lo qual senz'alternar poggia con orza / dritto per l'aure al suo desir seconde, / battendo l'ali verso l'aurea fronde, / l'acqua e 'l vento e la vela e i remi sforza.