POGGIARE (1) v.

0.1 poggia, poggiai, poggiano, poggiar, poggiarsi, poggiasse, poggiate, poggiati, poggiato, poggiava, poggiavi, poggio.

0.2 Lat. volg. *podiare (DELI 2 s.v. poggiare 2).

0.3 Dante, Vita nuova, c. 1292-93: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Vita nuova, c. 1292-93; Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.).

In testi mediani e merid.: Ridolfo (?), Tenz. con Manfredino, a. 1328 (perug.).

N Altra doc. in poggiato.

0.5 Locuz. e fras. poggiare addosso 1.1.

0.7 1 Porre un oggetto, o la propria persona, sopra qsa o a contatto con qsa che faccia da sostegno (anche pron.). 1.1 Locuz. verb. Poggiare addosso a qno: assalirlo. 1.2 Premere con forza, spingere (in senso concreto o immateriale).

0.8 Maria Fortunato 11.06.2012.

1 Porre un oggetto, o la propria persona, sopra qsa o a contatto con qsa che faccia da sostegno (anche pron.).

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 14 parr. 1-10, pag. 57.6: Allora dico che io poggiai la mia persona simulatamente ad una pintura la quale circundava questa magione...

[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 61.30, pag. 206: Ché ciò lo franca, - se davanti vede: / che 'l validore vale se no stanca / nel mal poggiar la branca / e ne lo bene aver speranza e fede: / chi ben provede - di bruna fa bianca.

[3] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 10, pag. 629.33: E quelli, morendo, co' calci scalcheggia la sua terra e le non rotte lancie insanguina e molti più altri n'abbatte, tra' quali l'alto Orode, sopra 'l quale poggiato coll'asta puose il piè.

[4] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 33, pag. 587.9: sopravenendo la vecchiezza, si poggiava ad uno bastone...

[5] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 5, pag. 688.23: e poggiato in terra il noderoso bastone, sopra la sommità di quello compose ambo le mani...

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 163, S. Elisabetta, vol. 3, pag. 1450.6: per niuna cagione si potea rizzare, s'ella non poggiasse le mani in su le ginocchia.

- Fig.

[7] Novellino, XIII u.v. (fior.), 64, pag. 274.20: ché 'l mio misfatto è tan griev'e pesante ch'ê·la corte del Poi n'è gran burbanza e se 'l pregio de' leali amanti non mi rilevan, giamai non saroe suso: che degnasser per me chiamar merzé là ove poggiarsi con ragion non val ren.

[8] Ridolfo, Tenz. con Manfredino, a. 1328 (perug.), 2.1.11, pag. 167: Per natura di sua schiatta del ceppo / l'alma non poggia a l'abarbato greppo...

1.1 Locuz. verb. Poggiare addosso a qno: assalirlo.

[1] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 49, pag. 88.29: E, giunto che fu alla ripa, veggendo il fiume grosso, non sapea che si fare, chè nè passare potea, temendo della fanciulla, nè quivi potea aspettare lo mancare dell' acqua, per la molta gente che gli poggiava addosso.

1.2 Premere con forza, spingere (in senso concreto o immateriale).

[1] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 20, 70-78, pag. 475.25: e però vuole significare che 'l ditto Carlo fu traditore et ingannatore, e quella; cioè lancia, ponta; cioè poggia, ; cioè per sì fatto modo, che a Fiorenza fa scoppiar la pancia: imperò che la reca in divisione.

[2] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 4, 13-27, pag. 107.14: le question; [[...]] le quali, nel tuo velle; cioè nella tua voluntà, Si pontano; cioè poggiano, equalmente...

[u.r. 19.05.2015]