POGGIATO agg.

0.1 poggiati, poggiato.

0.2 V. poggiare 1.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

N L'es. in Francesco da Buti è cit. dantesca.

In testi mediani e merid.: Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Posto a contatto con qsa che faccia da sostegno; appoggiato o disteso.

0.8 Maria Fortunato 11.06.2012.

1 Posto a contatto con qsa che faccia da sostegno; appoggiato o disteso.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 20.25, vol. 1, pag. 332: Certo io piangea, poggiato a un de' rocchi / del duro scoglio...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 29.73, vol. 1, pag. 497: Io vidi due sedere a sé poggiati, / com' a scaldar si poggia tegghia a tegghia, / dal capo al piè di schianze macolati...

[3] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 34.10, pag. 579: così lui vegio mo' ne l' esser dévele / poggiato starse e sol par che umeltate / mòva da quel col suo atto piacévele...

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 29, 67-84, pag. 748.2: e però dice Io; cioè Dante, vidi due seder a sé poggiati; che per sé non si sosteneano, onde ancor si nota qui la lor viltà...