0.1 sbergogniati, svergognata, svergognati, svergonçado.
0.2 V. svergognare.
0.3 Legg. S. Caterina ver., XIV in.: 1.
0.4 In testi tosc.: Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).
In testi sett.: Legg. S. Caterina ver., XIV in.
In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.).
0.6 N Voce redatta per il progetto «L'affettività lirica romanza» (Prin 2008, LirIO).
0.7 1 Che prova umiliazione e biasimo nei confronti delle proprie azioni o di quelle altrui. 2 Che ha visto sminuita la propria dignità, disonorato. 3 Vittima della sorte avversa, lo stesso che sventurato (usato come esclamazione).
0.8 Marco Paciucci; Rossella Mosti 28.08.2012.
1 Che prova umiliazione e biasimo nei confronti delle proprie azioni o di quelle altrui.
[1] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 783, pag. 283: [L'] inperaor è confuso e molto svergonçado, / pleno de grande ira e forto conturbado.
[2] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 749, pag. 384, col. 1: Tucti li altri docturi / e Maxentiu ancuri / e tucta l'autra gente / che era lly presente / sedeano sbergogniati / colle corpora inclinati.
[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 16, pag. 163.11: quella, attediata dell' aspettare, vedendo ch'egli non le rispondea e non alzava la faccia, confusa e svergognata si levò e partissi dalla finestra della sua cella.
2 Che ha visto sminuita la propria dignità, disonorato.
[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 13, 109-129, pag. 363.29: vedendosi vituperati e svergognati et infami, fuggieno per la selva de' vizii rompendo le frasche.
3 Vittima della sorte avversa, lo stesso che sventurato (usato come esclamazione).
[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Isifile, pag. 55.30: Ahi svergognata! Che faroe io se la scellerata vincerà me pietosa, e se per lo suo peccato è dotata ed hae acquistato marito? Credo che di tanta disavventura me n'abbia colpa il grave peccato delle donne di Lenno.
[u.r. 22.11.2019]