ICAREO agg.

0.1 icareo, icarie, icario, ycareo.

0.2 Lat. Icarius (DI s.v. Icaria).

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); a Lucano volg., 1330/1340 (prat.); Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.).

In testi mediani e merid.: Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.).

0.5 Locuz. e fras. mare icareo 2.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Proprio di Icaro. 2 [Di un mare:] che prende il nome da Icaro. 2.1 Proprio del o relativo tale mare.

0.8 Giulio Vaccaro 13.09.2012.

1 Proprio di Icaro.

[1] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 2.7, pag. 664: Amor descende en figura de Venere, / nel ciel serrando glie spirte contrarie, / e cerca el verde non con ale icarie, / ch'al liquido volar devenner cenere.

2 [Di un mare:] che prende il nome da Icaro. Mare icareo.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 2, pag. 25.26: Le isole Ciclades [[...]] hanno tutte questi confini, dal levante si finiscono dalle littora d' Asia; dal ponente dal mare Icario; dal settentrione dal mare Egeo...

[2] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Leandro, pag. 171.5: Or volesse Dio che Dedalo mi desse l' ardite alie, avvegna che ci sia presso il mare Icareo, ove il suo figliuolo Icaro, per disubbedire, affogò!

[3] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 232, pag. 582.24: Ché quello mare si chiama og[g]i mare Ycareo.

[4] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 26, pag. 184.11: dilettando il volare a Ycaro perch'era giovane, volò tanto alto che le penne per lo caldo si spiccaro, ond'elli cadde in mare e afogò e però è chiamato quel mare Ycareo...

[5] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 17, pag. 298.15: El giovene [[...]] cadde in mari, e se chiamò per questo lo Mare Icareo.

[6] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 17, 94-114, pag. 464.5: volò tanto in alto che appressandosi al caldo del cielo, la cera e la pece diventarono liquide, onde le penne caddono et annegò; e quindi è chiamato quel mare icareo.

2.1 Proprio del o relativo a tale mare.

[1] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. VIII [Phars., VIII, 712-728], pag. 158.5: dall'icareo lito del crudele Cipri, questi fue compagno a Pompeio nelli honori.

[u.r. 08.10.2014]