INORGOGLIRE v.

0.1 innargoglito, innorgogliranno, innorgoglirono, inorgogisse, inorgoglì, inorgoglisca, inorgoglisce, inorgogliscie, inorgogliscono, inorgoglite, inorgollire, inorgolliro, 'norgogliscono, 'norgollisce.

0.2 Da orgoglio.

0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 1.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Fiore, XIII u.q. (fior.); Stat. sen., 1309-10.

In testi sett.: Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.).

0.6 N Voce redatta per il progetto «L'affettività lirica romanza» (Prin 2008, LirIO).

0.7 1 Acquistare superiorità e superbia. 1.1 Aumentare di dimensione e di forza, crescere con velocità; elevarsi. 2 Indignarsi, protestare con forza, reagire con sdegno a un'affermazione o a un atto. 2.1 Opporsi con energia (con connotazione neg.).

0.8 Marco Paciucci 13.09.2012.

1 Acquistare superiorità e superbia.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 17, pag. 153.3: s'elle sono umili, l'uomo le può mostrare maggiore segno d'amore che s'elle sono orgogliose, acciò che ella non si inorgoglisca e non prenda signoría sopra al marito, mostrandole amore.

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 91.3, pag. 184: Religïoso non si inorgoglisce.

[3] Tratao peccai mortali, XIII ex.-XIV m. (gen.), De le sete virtude, vol. 1, pag. 126.8: è mato e follo chi p(er) l'anima o lo co(r)po se inorgogisse.

1.1 Aumentare di dimensione e di forza, crescere con velocità; elevarsi.

[1] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 10.10: è il gran pino peggiorato per lo suo piccolo pino, e ancora peggio chè 'l piccolo pino vive della sua radicie e inorgogliscie della grazia di lui.

2 Indignarsi, protestare con forza, reagire con sdegno a un'affermazione o a un atto.

[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 170, pag. 300.22: E quando Meliagus intese queste parole, fue molto innargoglito e disse: «Per mia fè, Amoratto, io il ti proveroe per forza d'arme, [sì come la reina Ginevra ee assai più bella che nonn ee la dama d'Organia, la quale] voi dite».

2.1 Opporsi con energia (con connotazione neg.).

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 6a, cap. 33, vol. 2, pag. 506.14: statuto et ordinato è, che [...] acciò che neuna comunanza de le terre del contado possa o vero ardisca contra lo comune et popolo di Siena in alcuna cosa inorgollire, et che neuno castello o vero terra o vero rocca del contado di Siena, la quale scipata o vero distrutta fue per lo comune di Siena, [...] non si possa nè debia in perpetuo rehedificare.