PODERE (1) s.m.

0.1 podeire, poder, podere, poderi, pudere.

0.2 Lat. volg. *potere. || Cfr. 0.6 N.

0.3 Doc. sen., 1235: 1.

0.4 In testi tosc. e corsi: Doc. sen., 1235; Doc. fior., 1279; Doc. prat., 1285-86; Doc. pist., 1300-1; Libro mem. Donato, 1279-1302 (lucch.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Doc. volt., 1322; Doc. aret., 1337; Doc. cors., 1370.

In testi sett.: Doc. bologn., 1295; Doc. venez., 1309 (5).

In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Stat. perug., 1342; Doc. castell., 1361-87; Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

0.6 N Il termine, prob. irradiato dalla scuola giuridica bolognese (Castellani, Gramm. stor., pp. 146-147), è comunissimo in Toscana già sul finire del XII secolo: cfr. GDT, pp. 501-503.

Si raccolgono le att. del signif. 'fondo rustico'; v. potere 2 per altri signif., prob. originati per estens. da podere 1 (come per es. 'insieme dei beni immobili', 'patrimonio', ecc.), ma non isolabili con nettezza dagli altri signif. di potere 2.

Nota che l'occ. di poder in Doc. venez., 1307, pag. 48.18 potrebbe valere 'podere' nel signif. 1, ed esserne pertanto la prima att. venez., ma è ambigua e più prob. da intendersi nel senso di 'insieme dei beni immobili'.

0.7 1 Fondo rustico, anche di notevoli dimensioni, destinato prevalentemente alla coltura, gen. provvisto di edifici e simili per la residenza del signore o dei soli contadini. 1.1 Fig. [Con metafora sessuale].

0.8 Diego Dotto 04.10.2012.

1 Fondo rustico, anche di notevoli dimensioni, destinato prevalentemente alla coltura, gen. provvisto di edifici e simili per la residenza del signore o dei soli contadini.

[1] Doc. sen., 1235, pag. 117.17: Paganello Ranuccini da Mo(n)tecchio che dimora nel podere dei filii Bruni xiii s. m(eno) ii d..

[2] Doc. fior., 1279, pag. 239.15: se 'l podere ke fue d' Alberto conte si raquista...

[3] Doc. prat., 1285-86, pag. 115.24: Anche ci diede p(er) lui Richo f. Otava(n)ti, davale p(er) lo pode[re] del Bia(n)co, dì XXJ ge(n)naio ne LXXXV, ll. XXIIJ.

[4] Doc. bologn., 1295, pag. 193.2: Item tuto 'l podere ch'ell'à in la terra de San Martino in Argele.

[5] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 9, pag. 50.21: Ma come il signore dee guardare il suo podere, e com'egli dee fare lavorare le sue terre e le sue vigne, e piantare arbori, e seminare, e ricogliere, e guardare sue biade... || Da lez. erronea della tradizione ms.: cfr. B. Latini, Tresor, I, 129, 6: «son prou» e Laur. Pl. XC inf. 46, c. 51v: «lo suo prode».

[6] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 93.7, pag. 211: ben m'è ancora rimas'un podere, / che frutta l'anno il valer d'un sambuco!

[7] Doc. pist., 1300-1, pag. 196.7: Diedi a Va(n)ni Amadori che stae nel podere di mess(er) Cremonese, dì s(oprascric)to, s. viij.

[8] Libro mem. Donato, 1279-1302 (lucch.), pag. 126.7: Abbo cho[m]perato da Michele da Chastilione sopra Serchio la quara di tera ched avea a Mutiliano in delo podere ch'avea Lupardo da Mutiliano e la chapana che v'era suso per lb. viij e s. x.

[9] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 8, pag. 67.39: Et però va cercando poderi et case et possessioni, et crede diventare perfecto.

[10] Doc. venez., 1309 (5), pag. 64.30: et lasoli lo mio poder de su lo rio co sé isola et li me' inprestiti col me' in sua parte...

[11] Doc. pist., 1270-1310, pag. 122.26: nel qual podere sì à una casa e t(er)ra da lavorare e vingnata ed oliv[a]ta e fichata ed arborata e castagnata...

[12] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 275.15: Tu potrai dire che quelle cose ti siano mandate dalla villa (da uno tuo podere) ch'è ne' soborghi, bene che tu l'abbie comperate in via Sagra di Roma. || Cfr. Ov., Ars am., II, 265: «Rure suburbano poteris tibi dicere missa».

[13] Doc. volt., 1322, 4, pag. 12.18: dissegli che voleva vendere a llui la sua parte del podere del Castro per sodisfare a cui egli doveva...

[14] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 89, pag. 256.22:Non vi terrete voi contenti giammai delle terre, ch'avete acquistate, né contenti di terminare i vostri poderi, eziandio con termini di provincie? || Cfr. Sen., Ep., IV, 89, 20: «ne provinciarum quidem spatio contenti circumscribere praediorum modum?».

[15] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 542.19: Poi diede loro grandi poderi e riccheççe, non volendo che i dicti mogli'e marito badassaro altro che a 'ngenerare.

[16] Doc. aret., 1337, 769, pag. 650.11: cum ciò sia cosa che Castillioni Aretino sia terra per sè e non sia tenuta al Comune d' Areço se non a uno censo de L libbre e a fare hoste e messer [Piero e messere] Tarlato ve abbiano case e podere...

[17] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 45, par. 4, vol. 1, pag. 423.20: Ma se adomandato sirà divisione overo difinitione che se faccia sopre più cose enn una redetà overo podere contenute overo semeglante...

[18] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 31, vol. 1, pag. 170.2: Quando i Volsci furono sconfitti e vinti, a quelli di Veletri furono tolti i campi ed i poderi, e furono là mandati novelli abitatori. || Cfr. Liv. II, 31, 4: «ager ademptus».

[19] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 288.18: hoc predium, dij, el podere, inde: hic pres, dis, idest dives.

[20] Doc. cors., 1370, 18, pag. 22.2: demandare uno podere, lo quale foe de lo babo de le dite citelle...

[21] Doc. castell., 1361-87, pag. 238.32: tols(ar)o a cottemo el podere dal Palaçecto co(m)mo el teniva Vitali de Bade(n)go, sciatta(n)do ch(e) a me remanesse la selva (e) la castagneta for del ficto...

[22] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 6, 43-54, pag. 184.5: in una sua villa dove aveva uno suo podere che era quattro giugeri; cioè quanto in uno di' possono arare quattro iugi.

[23] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 1, cap. 5, vol. 1, pag. 101.33: imperocchè se in buon podere avrai fatto edificio, v'andrai più volentieri e più spesso, e sarà migliore il podere, ed avrai più frutti.

[24] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 124.8: Hoc podere, ris, hoc predium, dij, hoc mansum, si id est lo podere.

1.1 Fig. [Con metafora sessuale].

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 1, pag. 186.8: e prima tennero ragionamento insieme di doverle accusare alla badessa, poi, mutato consiglio e con loro accordatesi, partefici divennero del poder di Masetto...

[u.r. 22.12.2016]