PODEROSO agg./s.m.

0.1 poderosa, poderose, poderosi, poderoso, poderossa, poderoza, poterose, poteruso, putirusa, putirusi, putirusissimi, putirusu, puttirusu.

0.2 Da potere 2 e prov. poderos in poesia, in partic. lirica (e in alcune trad.).

0.3 Patto Aleppo, 1207-1208 (ven.): 3.1.

0.4 In testi tosc.: Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Lett. lucch., 1297 (2); Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); a Proverbi e modi prov., XIII/XIV (sen.); Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.).

In testi sett.: Patto Aleppo, 1207-1208 (ven.); a Vang. venez., XIV pm.; Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 [Rif. a uomini o animali:] dotato di forza e vigoria fisica. [In partic.:] in salute. 1.1 Estens. [Detto di una donna:] florido. 1.2 [Detto di una collettività:] dotato di potenza politica, economica o militare. 1.3 [Detto di un colpo:] energico. 1.4 Fig. [Detto di un discorso:] vigoroso. 2 Formato da una massa solida e compatta, resistente al movimento o alla trasformazione (anche fig.). Estens. In grado di sopportare qsa o resistere a qsa. 2.1 Fig. In grado di sopportare (un'afflizione morale) o fare fronte, resistere a qno. 2.2 Fig. Difficile da realizzare; impegnativo da affrontare. 3 In grado di fare qsa, in partic. di agire nella realtà e di condizionarla; capace di dominio (su di sé o sugli altri). 3.1 [Con rif. all'onnipotenza di Dio o di Cristo]. 3.2 [In partic.:] in grado di sortire un det. effetto. 3.3 [Detto della natura:] con caratteristiche tali da modificare l'ambiente circostante, e in partic. esercitare un'egemonia sull'uomo. 4 Che possiede un det. attributo in abbondanza; fornito di qsa in grande quantità. 4.1 [Detto di un fenomeno fisico:] che si manifesta con intensità e forza. 4.2 [Detto del vino:] con gradazione alcolica elevata. 4.3 Estens. Importante (in una gerarchia). 5 Dotato di ricchezza e potere (con rif. alla gerarchia sociale). 5.1 Estens. Fornito di saggezza.

0.8 Diego Dotto 04.10.2012.

1 [Rif. a uomini o animali:] dotato di forza e vigoria fisica. [In partic.:] in salute.

[1] Novellino, XIII u.v. (fior.), 60, pag. 257.7: l'uno incontra l'altro si mosse, alla forza de' poderosi destrieri...

[2] Trattato de' falconi, XIV in. (tosc.), cap. 3, pag. 11.5: Molti astori sono con belle penne, i quali sono chiamati Arminiaci, e non hanno similitudine d'alcuno altro uccello. I quali hanno i piedi bianchi come falconi pellegrini, e in persona son grandi quasi a modo d'aguglia: poderosi e rebelli contra i grui.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 18, pag. 415.19: Orlando, figliuolo del conte Milo e della sirocchia del detto Carlo, uomo di grandissimo cuore e poderoso di corpo...

[4] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1142, pag. 69: venia questi [[scil. Simone di Cirene]] molto ratto / per veder cusì gran facto, / ké molto n'era talentoso, / de sua persona poderoso.

[5] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 9, cap. 99, vol. 3, pag. 156.22: Da provvedere è, come dice Varro, che le deboli dalle poderose non sieno offese, imperocchè per questo si menoma il frutto...

- [Prov.].

[6] a Proverbi e modi prov., XIII/XIV (sen.), pag. 108.17: Cane orgolioso e non poderoso, guaia a la pelle.

- [Astr.] [Come epiteto popolare della costellazione di Orione].

[7] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 3, pag. 161.16: E l' uno piede tiene fermo dinanzi, e l' altro distenso come se volesse correre o saltare, o aspectare isforçatamente alcuna cosa con che avesse a schermire. E per che stae sì come huomo forte e ardito alcuni lo chiamano poderoso e altri valente. E questo medesimo vuol dire Urione.

1.1 Estens. [Detto di una donna:] florido.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V, 10, pag. 392.5: e veggendosi bella e fresca e sentendosi gagliarda e poderosa, prima se ne cominciò forte a turbare e a averne col marito disconce parole alcuna volta...

[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 252, pag. 217.28: Quando li do servi sì fo partidi da Brenchaina qu'elli l'avea lassado ligadha a l'alboro et eli fo qualchossa alutanadi da lié', quella che damisela era et poderosa duramentre et vete-sse in la vale negra et oschura...

1.2 [Detto di una collettività:] dotato di potenza politica, economica o militare.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 95.2: Cartagine, la quale fue una delle più nobili cittadi e delle più poderose del mondo...

[2] Novellino, XIII u.v. (fior.), 81, pag. 315.5: Signori, la guerra non mi piace e non la consiglio, perché li Greci sono più poderosi di noi: e' sì hanno la prodezza, il tesoro, il sapere...

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 5, vol. 2, pag. 85.30: 10. nulla cosa fora mayuri oy plù putirusa di lu populu di li Athenisi...

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 7, pag. 130.13: prestamente congregò una bella e grande e poderosa oste...

[5] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 26, pag. 227.14: Lassaoli quattro bone e famose citate, Arimino, Fano, Pesaro e Fossambruno, quattro notabile e poterose terre.

[6] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 13, par. 14, comp. 78.305, pag. 184: non ponno Bolognesi veramente / scampar la força di confederati / e la rapina dela francha giente, / peroché troppo sono poderosi / contra de lor li compagni zogliosi».

1.3 [Detto di un colpo:] energico.

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 14, pag. 144.6: e tanto lo venne premendo arreto quillo poteruso cuolpo de lo re Phylomenis che Ulixe non se potendo regere a quillo cuolpo cadeo in terra...

1.4 Fig. [Detto di un discorso:] vigoroso.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 245.20: Ma steano nascose le forze e non sia la tua vista di bello parladore, e lle tue boci fugano moleste parole. Chi se no è povero di senno, griderà contra la tenera giovane tua amica? Spesse volte la poderosa lettera fu cagione d'odio. || Cfr. Ov., Ars am., I, 464: «Saepe valens odii littera causa fuit» (in cui valens potrebbe in realtà riferirsi a causa).

2 Formato da una massa solida e compatta, resistente al movimento o alla trasformazione (anche fig.). Estens. In grado di sopportare qsa o resistere a qsa.

[1] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.): legandole con ferme funi, e legami, e affermandole con poderose anchore.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 58.17: fidanduti di tua forza, incappasti a la multu putirusa spata di lu nostru imperiu commu ceca et pachia.

[3] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 35.52, pag. 156: temendo il figlio che per tempo avanti, / surgendo del sepolcro poderoso, / non ritornasse e lui cacciasse fore...

[4] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 221.12: Con ciò sia cosa che amore di sua natura ornamento voglia di corpo piacevole e bello, e uomo che in tempo debito usi larghezza, e che contro a' nimici sia animoso, e nelle battaglie valente, e in tutte fatiche continuamente poderoso e forte.

[5] F Laude pseudoiacoponica trecentesca Chi vuol trovare amore, 79: Ferro, che ruginoso, / Si mette entro a fucina, / Se martel poderoso / Lo batte, ben s'affina. || Tresatti, p. 553.

2.1 Fig. In grado di sopportare (un'afflizione morale) o fare fronte, resistere a qno.

[1] Lapo Gianni, XIII ex./1328 (fior.), 6.45, pag. 582: I' posso dir ched e' sian poderosi / per lo durar c' hanno fatto soffrendo / in ciascuna battaglia...

[2] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 21, pag. 297.27: che in nessuna mainiera non sono poderosi li giovani davante la faccia dela femmina.

2.2 Fig. Difficile da realizzare; impegnativo da affrontare.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 27.108, pag. 68: ed al persecutore / maggio cosa è, ch'al famigliar, ben fare, / e maggio è cominciare, / no è seguire, a quel ch'è poderoso: / unde sperar pur oso, / ma come bisognoso e non già degno.

[2] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 87, pag. 713.10: e per sua parte fé dire a' signori di Firenze e a li otto della guerra che casi gravissimi e poderosi li erano accorsi nel suo paese pericolosi allo stato suo, e cche a riparare nicissario era che sua persona vi fosse...

3 In grado di fare qsa, in partic. di agire nella realtà e di condizionarla; capace di dominio (su di sé o sugli altri).

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 36.64, pag. 101: Ma tu, che poderosa, / cortese e pietosa, / se' tanto, mette in noi consulamento!

[2] Bondie Dietaiuti, XIII sm. (fior.), Canz. 2.40, pag. 122: Oimè, chiaro miraglio ed amoroso, / sì per lo primo sguardo / v'imaginai, ond'ardo, / né del mio cor non fui mai poderoso.

[3] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 6.10, pag. 125: Ma poi che piacere / ha l'amore, che tant'è poderoso, / ciò è lo mio volere...

[4] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 13b.27, pag. 90: Però [colui] en cui è poderoza / aversitade, dé' a potense lene / metter, creando, vigor, e ssia 'ntento...

[5] Ciuccio, Rime, XIII ex. (umbr.>tosc.), ball. 4.14, pag. 24: Cosa ch'è tratta fôr de sua natura / per vertù d'argomento poderoso, / co' l'aigua per lo foco, / [re]torna tosto a naturale statura, / ces[s]ato l'argomento a lei noioso, / sì che de poi non poco / monta natura più ch'en prima essenza.

[6] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 12, pag. 278.12: [6] «Amico - ciò disse Barlaam - di questo non sono poderosi li ho(min)i: lo podere e(st) in nostro Signore.

[7] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V, 1, pag. 332.9: ma quanto sian sante, quanto poderose e di quanto ben piene le forze d'Amore...

[8] A. Pucci, Rime (ed. Corsi), a. 1388 (fior.), 45.26, pag. 864: A costei non si può serrar le porte, / però ch'ell'è sí poderosa e forte, / ch'al Signor nostro diè di quella sorte / ch'a noi dona.

- [Con valore avv.].

[9] Bonagiunta Orb. (ed. Contini), XIII m. (lucch.), canz. 1.30, vol. 1, pag. 261: O Deo, ché non m'avene / com' al leon selvaggio, / che tutto tempo vive poderoso / e odïoso - sensa pïetate...

- Poderoso a.

[10] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 43.30: che le giovani debbono essere forti e poderose ad impigliare ogni virtude.

[11] Boccaccio, Argomenti, 1353/72 (?), Par..167, pag. 255: Appresso, acciò che la divina manna / discenda in lui, e faccial poderoso / a veder ciò per che ciascun s' affanna...

[12] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 1, cap. 13, vol. 1, pag. 117.25: se 'l terreno è di sua natura poderoso a germinare...

- Poderoso da.

[13] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 108, pag. 169.1: «Messer, sempre conobbi ch'io non era poderosoda cciò fare».

- Poderoso di.

[14] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 21.23, pag. 510: Ormai che vi pensasse / di me che son disioso; / e sono poderoso / di 'navanzar, poi che vi piace, amore.

[15] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 1.62, pag. 39: tante sono le pene ch'io posseg[g]io, / né, del partire, no ·n son poderoso.

[16] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 8, pag. 270.34: bene dei credere che quelli che fece l'omo di neente al cominciamento sia poderosodi resusitare lo corpo che formó di neente...

- Poderoso in.

[17] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 7, pag. 100.6: E dico che questo pensiero che di nuovo apparisce, è poderoso in prendere me e in vincere l'anima tutta...

[18] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 5, vol. 1, pag. 92.27: 1. Eciandeu quilla esti commu una privata censura, chò esti la mayestati di li nobili homini, senza altiza di tribunali, senza minsteriu di serzenti, putirusa in optiniri sua amplitudini...

[19] x Ottimo (sec. red., ed. Torri), a. 1340 (fior.): Dice l'Autore, che ricevuta virtute speculativa e poderosa in discernere dagli occhi di Beatrice...

- Sost.

[20] Meo Abbracc., Rime (ed. Contini), XIII sm. (pist.>pis.), 4, 1.6, pag. 347: Donque, chi non per sé vede lumero, / vèneli chero - fare al poderoso: / unde dimando a voi, che siete spero / pales' e altero - d'onni tenebroso.

3.1 [Con rif. all'onnipotenza di Dio o di Cristo].

[1] Patto Aleppo, 1207-1208 (ven.), pag. 22.4: e· nome de Deo, lo poderoso e 'l pietoso...

[2] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 23.12, vol. 1, pag. 172: Or non fo grande disïança / per noi prender humanitate / et darsi in altrui podestade / quei ke sovr'ogn'è poderoso?

[3] Poes. an. pis., XIII ex. (4), 2.90, pag. 32: Tutto dolcore con dolcesa, / tu suave conpiagensa, / tu potente per fortesa, / come Signor poderoso»!

[4] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 8, pag. 269.4: [2] «Messere - ciò disse Barlaam -se vuoi conoscere lo mio Signore, ciò è (Iesu) (Cristo), lo filiolo di Dio, che è reo dei rei, e solo è poderoso, lo quale apo -l Padre e appo -l Sancto Spirito de essere glolificato.

[5] Gl Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 1, prol., pag. 4.6: «fecit mihi magna qui potens est», çò ven a dir: «grande cosse à fato a mi quelo k' è poderoso»...

- [Con valore avv.].

[6] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 2, vol. 2, pag. 70.33: cussì Cristu kistu titulu ignominiusu, poi ki lu avi acquistatu et avilu in signu gluriusu, in kistu titulu si mustra tantu virtuusu, ki ad omni devotu succurri potenter putirusu.

3.1.1 Estens. Di entità straordinaria; grandioso.

[1] a Vang. venez., XIV pm., Luc., cap. 1, pag. 192.15: [51] Ello à fato possança en lo so braço (ço è a dir à fato poderose ovre), ello à disperso li superbi in la mente de lo so core...

3.2 [In partic.:] in grado di sortire un det. effetto.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 7.14, pag. 32: ch'io già per me contare io no ·l savria / la sua bieltade quant'è poderosa, / che l'aira tenebrosa, / s'apare, fa parer di notte dia.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 4, vol. 2, pag. 78.21: O commu esti efficaci et putirusa la precisa gravitati di lu animu et di la parola! || Cfr. Val. Max., VI, 4, 3: «Quam efficax est animi sermonisque abscisa gravitas!».

3.3 [Detto della natura:] con caratteristiche tali da modificare l'ambiente circostante, e in partic. esercitare un'egemonia sull'uomo.

[1] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 1, pag. 1.18: avendo ricercato ne l'ultima parte del libro il vigoroso ricco e poderoso regno della natura, incomincio a dire de' costumi della cittade di Roma...

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 1, vol. 1, pag. 52.8: 1. [D]apoy que eu aiu encirkatu lu riku e lu putirusu regnu di la natura, eu incumenzarò a diri di li ordinaciuni antiqui digni da aricurdari di la nostra citati...

4 Che possiede un det. attributo in abbondanza; fornito di qsa in grande quantità.

[1] Guittone (ed. Leonardi), a. 1294 (tosc.), 17.13, pag. 51: Ma quello ch'è povero di servire / e poderoso di mercé chiamare, / a nulla bona donna dia gradire.

[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 13.8, pag. 231: ch'Isotta né Tisbïa per sembianza, / nesuna in gioia fue sì poderosa...

[3] Novellino, XIII u.v. (fior.), 64, pag. 270.3: E poneasi uno sparviere di muda in su una asta: or venìa chi si sentìa sì poderoso d'avere e di coraggio, e levavasi il detto sparvier in pugno...

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 9, vol. 2, pag. 101.30: 21. segnuri di grandissimi rikizi, duca di multi exerciti, rigituri di navilij, putirusu di homini a cavallu...

[5] Ricette di cucina, XIV m. (fior.), 1, pag. 5.22: Questa torta vuol esere gialla e bene grassa, lardata, e poderosa di spetie: per più gente o per meno, a questa medesima ragione.

4.1 [Detto di un fenomeno fisico:] che si manifesta con intensità e forza.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 59.18, pag. 199: ché più è poderosa / la fiam[m]a di splendor - che di calore...

[2] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, 4.8, pag. 59: Gli eccelsi monti schifi, dove i venti / Son poderosi, e in secca rena / Non si fatichi ficcar fondamenti.

[3] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 2, pag. 117.6: E più, ché in questo segno ae una stella che si chiama istomaco del leone, la quale è la più poderosa stella che sia in tutto l' ottavo cielo...

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 9, pag. 371.5: E mentre queste cose così andavano, la nave portata da' poderosi venti sanza niuno governamento, avanti che il giorno apparisse da nulla parte, ne' porti dell' antica Partenope fu gittata da' fieri venti...

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 26, pag. 223.38: e tanta erano poterose et orribele quelle vuce che sbavettosamente pervennero ad Achilles...

4.2 [Detto del vino:] con gradazione alcolica elevata.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 36, pag. 79.9: Vero è, ma questo addiviene, com'addiviene del vin grande, e poderoso.

[2] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 21, pag. 392.2: [12] Se ll'uve si colgono dopo terza, quando la rugiada è risoluta e che l'aria sia calda e chiara, il vino sarà più poderoso e migliore da durare.

4.3 Estens. Importante (in una gerarchia).

[1] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 98.29: E in questa figura [[scil. il triangolo]] trovarono li antichi molto grande mostra e gran virtude. Ché questa ragione è più poderosa di tutte e più onorata, per che è la prima che si conta per non pari.

5 Dotato di ricchezza e potere (con rif. alla gerarchia sociale).

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), canz. 24.44, pag. 55: Aggio visto mant'ore / magn'omo e poderoso / cader basso...

[2] Lett. lucch., 1297 (2), pag. 65.5: (e) s'elli de volea p(re)ndere adesso i(n) Luc(cha), (e) da ricche (e) poderose genti de lli assengnere(m)mo ta(n)to qua(n)to mo(n)ta quello de ricevere: no(n) de vollse nulla.

[3] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 55.8, pag. 850: [Co]tale semeliança vole dire / che la vita de l'omo poderoso / en terra nasce, salie en segnoria, / e, quanto vole sia lo salimento, / pur lo convene a terra revenire.

[4] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 113, pag. 174.6: E tutti questi figliuoli [furono] re, e aveano grande podere di terre e d'avere, perché lo loro padre fu molto poderoso.

- Sost.

[5] Paolo Lanfranchi (ed. Zacc.-Pard.), XIII ui.di. (tosc.), 2.4, pag. 28: De la rota son posti esempli as[s]ai, / che gira e volge e no dimora in loco, / e met[t]e in bono stato quel c'ha poco, / al poderoso dá tormenti e guai.

[6] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, 4.21, pag. 24: Perchè i miser di crudel tiranni / Si maraviglian, perchè furiosi / Si mostran con bugiardi e falsi inganni? / Acciò che tu non speri invan riposi, / Nè spaurischi di vana paura, / Ricerca l' ira di non poderosi.

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 2, vol. 2, pag. 113.16: cussì per li ligi se restringinu li poviri et li humili, ma li riki et li putirusi non si ndi liganu. || Cfr. Val. Max., VII, ,2, ext.14: «divites et praepotentes».

[8] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), II, cap. 3, pag. 31.20: Et in questo modo sono constretti i meni possenti, e i popolari minuti: ma i grandi et i più poderosi non vi sono tenuti.

5.1 Estens. Fornito di saggezza.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), ball. 5.26, pag. 77: O signori onorati, / poderosi e caunoscenti, / non siate adirati / ad esempro di serpenti...

[u.r. 18.05.2023]