CORELLON s.m.

0.1 corellon.

0.2 Etimo non accertato. || Cfr. 0.6 N.

0.3 Serapiom volg., p. 1390 (padov.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N Cfr. Ineichen, Serapiom, vol. II, p. 288: «Tanto la lettura che l'interpretazione del termine sono quanto mai incerte», con l'ipotesi di ricondurre l'occ. al signif. di 'deretano, codrione'. Date le proprietà della radice della genziana, l'occ. si potrebbe riferire alle viscere (cfr. corata e soprattutto corale 2); alla luce di questa ipotesi, sarebbe preferibile lo scioglimento dell'abbreviazione con ra anziché con re.

Non fa difficoltà, nell'unico testo, la grafia ll per l, comune anche in posizione pretonica (per es. collore, velloce, ecc.).

0.7 1 [Anat.] Signif. incerto: parte anatomica da identificare con l'ano o più prob. con gli organi interni della cavità toracica e addominale?

0.8 Diego Dotto 12.10.2012.

1 [Anat.] Signif. incerto: parte anatomica da identificare con l'ano o più prob. con gli organi interni della cavità toracica e addominale? || Cfr. 0.6 N.

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 359, pag. 401.9: La radise soa [[scil. dell'erba basilica 'genziana']], chi la usa a magnare de sera e de domane, vale al male del stomego e del figado e de la milça e de le rene e del core. E chi la usa, no averà mal de fianchi né de granfo né de tosse né de co(re)llo(n) né de gota, né no se infiarà el corpo né de sospiri né de mal de pieto.