PADRONĀTICO s.m.

0.1 padronatico; a: patronatichi; f: padronatichi.

0.2 Da padrone 2.

0.3 Doc. sen., 1294 (3): 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. sen., 1294 (3); Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.).

In testi sic.: a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.).

0.6 N Nella forma patronaticum il termine č presente in due doc. lat. tosc. del 1148 e del 1168: v. GDT, p. 453.

N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Dir.] Lo stesso che padroneria.

0.8 Diego Dotto 12.10.2012.

1 [Dir.] Lo stesso che padroneria.

[1] ? Doc. sen., 1294 (3), pag. 35.19: Ancho lo pascho, (e) āe la p(ar)te di Guill(ielm)ino: rende CXXX lb.. Ancho āne la sua p(ar)te del padronatico secondo che tocha. Ancho la signoria sė n'č di Guill(ielm)ino lo terįo, e del'altre due p(ar)ti sė ā dele sedici p(ar)ti l'una, che re(n)de C s. p(er) anno. Ancho ānno piato (e) bando (e) sangue secondo che tocha p(er) p(ar)te. || L'ed. glossa 'terreno posseduto in libera proprietā' con rinvio a Rezasco s.v. padronato.

[2] f Trattato dei peccati mortali, XIV in.: Di questi peccati non sono neente cheti, coloro, che i beni delle Chiese, e i padronatichi di Giesų Cristo spendono in malvage usanze. || Crusca (3) s.v. padronatico.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 55, vol. 1, pag. 101.20: In cotale mattina, per cagione di padronatico, ci č debitore il vescovo di Faenza di mandare una gallina con dodici pulcini di pasta, e con carne cotta: e quando questo e ' no· ffa, a nnoi č licito mandare alla sua cucina, e trarne la vivanda, e ciō che in quella si truova.

[4] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 48, pag. 48.16: Di quisti peccati non sunu iā netti quilli ki li beni di li clesii et patronatichi di Yesu Cristu spendanu in malvasi usanci...