POETARE v.

0.1 poeta, poetando, poetandola, poetar, poetare, poetaro, poetaron, poetasse, poetato.

0.2 Da poeta.

0.3 Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Dante, Convivio, 1304-7; Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

0.5 Sia trans. che intrans.

0.7 1 Trattare una materia secondo i principi retorico-formali propri della poesia. Creare componimenti in versi. 1.1 Sost. 1.2 [Rif. ai contenuti favolosi e d'invenzione del discorso poetico, il cui sovrasenso è ricavabile per allegoresi:] fingere, immaginare; dire in modo figurato.

0.8 Zeno Verlato 12.10.2012.

1 Trattare una materia secondo i principi retorico-formali propri della poesia. Creare componimenti in versi.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 170.7, pag. 232: non franco è chi sol segue su core, / ned è segnor chi regge un gran comono, / né saggio chi poeta, né dottore, / né ricc'omo per molt'auro ragiono...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 12, pag. 119.8: però che della donna di cu' io m'innamorava non era degna rima di volgare alcuna palesemente poetare...

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 25.99, vol. 1, pag. 428: Taccia di Cadmo e d'Aretusa Ovidio, / ché se quello in serpente e quella in fonte / converte poetando, io non lo 'nvidio...

[4] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 1, pag. 7.25: Vergilio, il quale più nella ragione umana poetando distese...

[5] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 5.25, pag. 32: Eravi Ovidio, lo qual poetando / iscrisse tanti versi per amore, / com'acquistar si potesse mostrando.

[6] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 4, pag. 157.22: E non senza cagione D. lo scrive qui «morale», però che un altro Seneca de Corduba fé de belissime tragidie poetando altamente...

[7] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 24.4, pag. 32: Se l'onorata fronde che prescrive / l'ira del ciel, quando 'l gran Giove tona, / non m'avesse disdetta la corona / che suole ornar chi poetando scrive, / i' era amico a queste vostre dive / le qua' vilmente il secolo abandona...

1.1 Sost.

[1] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 40, pag. 25.27: Dopo queste cose sì si trovoe l'arte del poetare, della quale fu il primo in Ytalia Livio.

[2] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 21, pag. 423.23: Dicie Stazio ch'egli si convertì alla fede cristiana e chom'egli fu convertito, lasciò stare il poetare e atese alla chura dell'anima.

[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 22, 64-93, pag. 530.6: da Virgilio prese l'amore del poetare e 'l modo...

[4] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1388-89] 1.10: Com'io conobbi l'ombra di gran fama / ch'oggi nel bel poetar tra noi s'adora, / tema non ebbi allora...

1.2 [Rif. ai contenuti favolosi e d'invenzione del discorso poetico, il cui sovrasenso è ricavabile per allegoresi:] fingere, immaginare; dire in modo figurato.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 28.139, vol. 2, pag. 492: Quelli ch'anticamente poetaro / l'età de l'oro e suo stato felice, / forse in Parnaso esto loco sognaro.

[2] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 14, pag. 145.7: E secondo la cristiana intenzione, la prima età da Adamo purissima s'intende infino all'ora del primo peccato [[...]]. La cui allegoria, poetando, figurativamente in alcuna statua umana cosí formata si pone...

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 13, 10-15, pag. 356, col. 2.5: Poetando, mette Virg. che la donna delle ... Arpíe ... parli cum Eneas e dissili tutto quel ch'i dovea avignire in Italia...

[4] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 12, 127-136, pag. 237, col. 1.1: Poetando compie so Cap., ch'altro no ha a significare se no quello che sona le parole di versi.

[5] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 4.42, pag. 52: e 'n questo modo il mastro, raunando / et Stige et Flegïàs, e 'l fummo e 'l fango, / ci à poetato, con ragion mostrando / in questo quinto cerchio che io tango, / le quattro nation di sopra poste...

[6] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 255.14: l'Autore poetando, sì come li altri poeti, alcuna volta pone storia, alcuna volta favola, alcuna volta una novella, alcuna volta una truffa, alcuna volta una oppinione, non perch'elli creda quella oppinione, ma poetandola, e ornandone sua materia.

[7] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 283.19: egli è manifesto segno ch' e' maestri e predicatori sieno amadori adúlteri della vanagloria, quando [[...]] lasciano le cose utili [[...]] alla salute [[...]], e dicono sottigliezze [[...]], con parole mistiche e figurate, poetando e studiando di mescolarvi rettorici colori...

[8] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 13.56, pag. 221: Ed Aretusa è qui, di cui ragiona / Ovidio, poetando come Alfeo / la trasformò in fonte di persona.

[9] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 28, 138-148, pag. 689.19: cioè li quali anticamente, poetaro; cioè usonno l'arte della poesi, e poetando finseno...

[u.r. 10.09.2014]